CONCERTO
“QUADRI DI UN’ESPOSIZIONE IN BLUE & MOZART IN JAZZ”
M° Marco Pasetto e la Big Band
Cinema Teatro Alcione – 5 aprile 22024
Il video della serata (Prima Parte)
La Relazione
Avete mai sentito la Turkische Marsch di Mozart suonata al ritmo del cha cha cha? Avete mai assistito al duetto clarinetto- tromba del “Samuel Goldenberg e Schmuyle” con due artisti di primo livello a duettare su chi farà l’ultima nota? Ebbene di questo e tanto altro hanno potuto godere coloro – poco meno di 200 persone – che hanno partecipato al concerto di questa sera al Cinema Teatro Alcione. E, in più, piccolo dettaglio, con un solo, grande obiettivo: dare una mano all’Emporio della Solidarietà, un’associazione che – come ha ben spiegato Ivana – aiuta economicamente, ma anche psicologicamente, alcune centinaia di famiglie bisognose. Alcune si sono in questi anni trasferite, altre (wow!) sono uscite da una situazione di difficoltà, ma purtroppo molte altre restano ancora fra quei 5,7 milioni di poveri che vivono sul territorio italiano.
Abbiamo aperto la serata – tanto per scaldare gli animi – con il pezzo “Glenn meets Wolfgang” arrangiato da Jeff Penders e poi via via, passando per “Tuileries (litigio di fanciulli dopo il gioco)” , seguito da “Il balletto dei pulcini blu” con il favoloso arrangiamento di Francesco Passarella, arricchito dal disegno di Veronica, che ha – con i suoi carboncini – disegnato un fantastico pulcino e poi “Die Hütte der Baba Jaga” (Il rifugio di Baba Jaga, la strega delle favole russe che vive in un orologio a cucù) per finire con “The Great Gates of Kiev” (La grande porta di Kiev) arrangiato da Ambrogio De Palma.
Un maestro eccellente con Marco Pasetto, professionisti di altissimo livello come i componenti della Big Band (un anno di prove per preparare questo spettacolo) e una disegnatrice fantastica come Veronica hanno costituito la miscela vincente di questo spettacolo, che si potrà vedere, interamente registrato, sul nostro sito www.prospettivafamiglia.it .
Usare le musiche di un compositore classico come Musorgskij e suonarle con ritmi nuovi e moderni rappresenta la grande forza della musica. Possiamo riprodurre un pezzo nella sua versione originale oppure possiamo personalizzarlo, adattarlo con i ritmi ed i suoni che ci sono più familiari: la musica può questo e molto altro.
Ecco perché il titolo della serata è “Quadri di un’esposizione ….”: esattamente perché Quadri di un’esposizione è una suite per pianoforte di Modest Petrovič Musorgskij ed è la composizione per pianoforte più famosa di Musorgskij; essa è diventata, oltre che un pezzo forte del repertorio di molti pianisti, l’oggetto di un gran numero di strumentazioni, specie per orchestra, da parte di altri compositori e musicisti. Il resto del titolo “Mozart in jazz” lo si capisce da quella “Marcia turca” di cui abbiamo parlato all’inizio di questo articolo.
Siamo felici di aver assistito ad uno spettacolo di rara bravura, ma siamo altrettanto felici per aver dato una grossa mano (grazie al pubblico intervenuto) all’Emporio della Solidarietà, a cui verseremo nei prossimi giorni le offerte raccolte.
Solitamente nei concerti vi sono più “promenade” (passeggiata), ma come ha ben detto il presentatore della Big Band, “le promenade inducono l’ascoltatore a sonnecchiare e noi non vogliamo farvi sonnecchiare”: ecco allora una sola promenade in mezzo a tanti bei pezzi dedicati allo gnomo, alle Tuileries (i fantastici giardini del Louvre), a Limoges e il suo mercato, alla capanna sulle zampe di gallina (la casa della strega Baba Jaga) ed infine, come detto, alla grande porta di Kiev.
Una serata dove abbiamo conciliato la bellezza della musica con l’etica di aiutare chi sta peggio di noi; ad essi, come ha ben detto Ivana, non viene più dato lo stesso cestino, troppo umiliante, ma viene data la possibilità di prendere ciò di cui hanno bisogno, secondo le proprie necessità. E spesso queste famiglie povere hanno dignità da vendere, come capitò al sottoscritto in un Halloween di circa 10 anni fa, quando una famiglia povera – a cui bussammo per fare il classico “dolcetto o scherzetto?” – si privò di un’intera scatola di cioccolatini per stare allo scherzo: io accettai, ma mi sentii milioni di anni dietro a loro per dignità, coraggio e rettitudine.
Che dire: un grazie grande così a Marco Pasetto, ai fiati sempre stratosferico, e alla sua Big Band, un enorme grazie a coloro che hanno partecipato e che hanno così generosamente aiutato l’Emporio della Solidarietà e un grazie, last but not least, alla Parrocchia di Santa Croce che ci ha dato l’utilizzo del cinema teatro Alcione per un fine tanto nobile.
E se ci pensiamo, non ci può essere etica se non si conciliano e si apprezzano le cose belle: nulla ethica sine aesthetica.
Grazie a tutti e a presto.
Ass. PROSPETTIVA FAMIGLIA
dott. Paolo STEFANO
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