LO SCANDALO DELL’ONESTA’
di D. Borghero e L. Valentini
Giovedì 3 aprile 2014 al teatro Camploy di Verona ha avuto luogo un incontro intitolato “Lo scandalo dell’onestà”, tenuto dal poliziotto e scrittore Gianpaolo Trevisi. Egli ci ha parlato di una cosa che ormai è talmente rara che fa scandalo: l‘onestà.
Le sue coinvolgenti spiegazioni sono state intervallate con alcuni interventi da parte degli alunni presenti. All’uscita abbiamo intervistato alcuni di essi chiedendo loro:“Qual è il discorso che ti è rimasto più impresso?” Riportiamo di seguito alcune risposte:“Trevisi ha parlato di diversi tipi di onestà: quello che a me è rimasto più impresso è l’onestà nel divertimento. Infatti egli ci ha fatto un esempio dicendo che oggi ci si diverte ubriacandosi, ma poi non ci si ricorda più niente; i veri divertimenti sono invece quelli che non si dimenticano.”
“Anche io ho trovato interessante il fatto che vi siano diversi tipi di onestà; quello che ricordo meglio è il fatto che onestà significhi anche non avere nessun tipo di pregiudizi”
“Io sono rimasto colpito da una sua affermazione: non bisogna mai diventare insensibili anche se si fanno lavori, come il suo di poliziotto, in cui si incontrano spesso situazioni scioccanti. Qualcuno potrebbe dire che quindi converrebbe non lasciarsi più impressionare da nulla, ma lo scrittore ci ha invitato a mantenere sempre i nostri sentimenti.” “Secondo me Trevisi ha detto una grande verità, durante l’incontro: oggi si ritiene furbo il disonesto e fesso l ‘onesto. Quindi i disonesti, non essendo malvisti dalla società, non sono spinti a cambiare”.“ A me è piaciuto il discorso inerente al fatto che tramite i social network e i cellulari ci si può creare una falsa identità, allo scopo di ingannare gli altri. Ad esempio Trevisi ha citato il caso di una ragazza ingannata da un uomo, che si era finto un coetaneo per riuscire a violentarla; questa è una forma nuova di disonestà”. “Una cosa che mi ha veramente scosso è l’abitudine di certe donne di chiamare gelosia la violenza che subiscono dai mariti/compagni: esiste anche una disonestà nei sentimenti”. L’interesse dimostrato da questi ragazzi lascia sperare che forse l’onestà, un domani, non farà più scandalo!