Chiesa gremita di genitori, famiglie e giovani per don Antonio Mazzi, mercoledì 19 settembre, a Santa Croce. Tema centrale della serata “Il ruolo del padre nell’educazione dei figli” Ha preso il via così la quarta edizione della “Scuola per genitori”, il percorso formativo organizzato da Prospettiva Famiglia in collaborazione con le scuole e le associazioni del territorio e con il patrocinio del Comune di Verona e della sesta Circoscrizione.
“L’adolescenza é la vera nascita dei nostri figli, è un’esplosione di sentimenti ed emozioni, per questo è fondamentale il ruolo dei genitori e in particolare quello del padre”, questo quanto ha detto don Mazzi nel corso della serata.
“La mamma mette al mondo il bambino e gli insegna a stare bene in casa – ha proseguito don Mazzi – il padre mette al mondo l’adolescente e lo istruisce per muoversi al di fuori delle mura domestiche. E ogni nascita è accompagnata da regole che i genitori devono conoscere e seguire. La prima è l’osservazione del corpo che sta rinascendo. La seconda la comprensione dei nuovi modi di esprimersi, compresi i silenzi. É proprio in questa fase che la figura del padre deve inserire e insegnare le regole che permettono al figlio di entrare nella società, di affacciarsi in un mondo che non lo proteggerà. È in questo momento che si dà autonomia ai ragazzi, insegnando loro cosa sono la sconfitta, il sacrificio, la responsabilità. Terza regola: osservare il modo di vestire, utilizzato per nascondersi, esaltarsi o assomigliare agli altri. L’adolescenza, che nella società odierna corrisponde agli anni delle scuole medie, è infatti il periodo della trasformazione. Quarta regola da tenere ben presente: gli adolescenti non sopportano ciò e chi è autoritario, è importante quindi che i genitori instaurino rapporti nuovi tenendo conto di questo ed esercitando tanto sarcasmo”.
Per concludere don Mazzi si è rivolto prettamente ai padri: “Chi siete voi in tutto questo? Non più solo i capifamiglia come era cinquanta anni fa. L’adolescente conosce la madre, mentre considera il papà ancora un mistero. Per questo é fondamentale che i padri abbiano tempo, pazienza e si pongano in una condizione di ascolto. Devono aiutare costantemente i figli a trovare i punti fermi per vivere fuori casa ed entrare nella società, anche quando si separano dalla famiglia e non sono più mariti”.
Prossimi incontri e iniziative sul sito
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STEFANIA FINETTO