La VI^ Circoscrizione, in collaborazione con Prospettiva Famiglia,
propone l’incontro intitolato
“ L’ALIMENTAZIONE NELL’ANZIANO: COME NUTRIRSI QUANDO SI INVECCHIA ? “,
11 aprile 2013 – Centro Civico “N. Tommasoli”
Relatrice:
- Dott.ssa Alessandra ZIVELONGHI
Bella serata quella proposta dalla dott.ssa Alessandra ZIVELONGHI, che ha presentato utili suggerimenti sui criteri di alimentazione che l’anziano dovrebbe seguire per vivere meglio. Una presentazione che ha denotato grande preparazione e competenza e che ci ha fornito utili spunti sui comportamenti – alimentari e non – che un anziano dovrebbe adottare.
Innanzitutto l’anziano va valutato per ciò che è normale per la sua età e non per ciò che è nella norma; non va quindi dato per scontato che un anziano debba essere sordo o debba vederci meno; a volte può trattarsi anche di un problema banale, che non va scambiato per una patologia. Si tenga presente inoltre che l’anziano ha una minore capacità di gestire situazioni “stressanti”; si pensi, ad esempio, alla maggiore difficoltà che hanno gli anziani ad adattarsi ai periodi di caldo estivo. Sono più insopportabili in quanto più vulnerabili. Dopo averci parlato delle elevate percentuali di malnutrizione che riguardano la popolazione anziana, la dott.ssa Zivelonghi ci ha anche fatto notare che i fattori che influenzano l’alimentazione nell’anziano possono essere di vario tipo:
- sociali: come la povertà o l’isolamento sociale; oppure la difficoltà di recarsi a fare la spesa o di preparare i pasti;
- psicologici: come l’alcolismo o la depressione o la demenza;
- medici: problemi nella masticazione o nell’assorbimento dei cibi;
- legati all’età: anoressia, diminuzione dell’olfatto o del gusto.
Quante volte ci capita che l’anziano abbondi nel condimento, proprio perché ha più difficoltà a cogliere il sapore ed il profumo dei cibi.
Siamo passati poi alla “piramide dei comportamenti alimentari negli anziani”; una piramide che invita innanzitutto a non essere sedentari. Proprio perché nell’anziano la muscolatura viene pian piano sostituita dalla massa grassa, così come si riduce la sensibilità all’insulina, aumentano i rischi di cadute, di disabilità fisiche e di conseguenza di mortalità; quante volte una frattura in età avanzata diventa il primo step di decadimento fisico e psicologico ?
La piramide dell’attività fisica ci dice innanzitutto che l’anziano deve bere molto (suggerimento che vale non solo per gli anziani, visto che le statistiche ci dicono che bere 5 bicchieri di acqua al giorno diminuisce il rischio di cancro al colon del 45%, può diminuire il cancro al seno del 79% e del 50% che si sviluppi nella vescica). L’anziano può trovarsi a rischio disidratazione per svariati motivi (largo uso di diuretici, diarrea o vomito anche temporanei, perdita di peso, problemi di deglutizione, …): ecco perché si suggerisce di bere al meno 8 bicchieri di acqua al giorno.
Si è passati poi all’analisi della piramide, che dal basso verso l’alto e dopo aver previsto di bere molto, prevede di assumere:
- cereali e derivati integrali ricchi di fibre come riso, pasta, pane integrale, farro;
- verdura e frutta dal colore intenso come carote, spinaci, arance, pesche, uva;
- prodotti caseari a basso contenuto di grassi (latte, yogurt), nonché legumi, noci, pesce, pollame e uova.
- Infine, olio extra-vergine di oliva (al posto del burro), zucchero e sale, purché con parsimonia.
Un altro capitolo è stato dedicato alla vitamina D, particolarmente importante e che si produce a seguito dell’esposizione alla luce solare; non si può certo sperare di fare raccolta di vitamina D per un anno, andando 15 gg. al mare, ovviamente. Si invitano, però, gli anziani a fare un uso moderato delle creme solari in quanto queste ultime inibiscono quasi completamente l’azione del Sole sulla produzione della vitamina D.
Un po’ di movimento (8 min. al giorno) riducono sensibilmente il rischio di fratture in caso di cadute.
La nostra relatrice ci ha proposto una sorta di menù ideale che dovremmo seguire per stare meglio ed ha segnalato l’importanza di porre attenzione a:
- Temperatura dei cibi;
- Quantità di cibo nel cucchiaio e nel piatto;
- Posizione del soggetto (in caso di soggetti allettati).
Per chi ha problemi di digestione, si suggerisce di mangiare lentamente e in un ambiente tranquillo, di fare bocconi piccoli e di mantenere la postura seduta per circa mezzora dopo la fine del pasto;
Se l’obiettivo è aumentare l’apporto di calorie nell’anziano, si propone di aumentare la quantità dei condimenti; se, invece, si vuole aumentare l’apporto di proteine, si suggerisce di aggiungere alle minestre anche carne o pesce frullato, formaggio o uova; infine, si invita ad aumentare l’uso di latte come bevanda principale.
Come si diceva, ci sono degli accorgimenti per invogliare a mangiare quei soggetti che spesso rifiutano questo atto quotidiano; le modalità sono diverse a seconda dei soggetti. Per i soggetti che soffrono di scarso senso del gusto e/o dell’olfatto, si suggerisce di aumentare il condimento con sostanza odorose oppure migliorando la presentazione del piatto (piatti tristi contro piatti allegri); infine, specie per quegli anziani che soffrono di secchezza, si invitano a bere in corso di giornata per evitare questa sensazione sgradevole.
Alla base di tutto, come ha poi confermato in sede di dibattito, sta in ogni caso, l’opportunità di socializzare (per es. tramite il ballo), di avere carica umana e psicologica; quando il morale è elevato, c’è voglia di diversificare i piatti, c’è voglia di fare bene e tutto riesce con maggiore soddisfazione. La compagnia, lo stare insieme invoglia a preparare pranzi e cene con maggiore attenzione e cura; inoltre, lo stare insieme è un ottimo modo per superare quei problemi, che sono spesso più psicologici che fisici e dare quel buon umore tanto necessario nell’anziano. Un buon umore che deve venire innanzitutto da quella frequentazione generazionale, troppo spesso dimenticata; un fenomeno in base al quale i nipoti stanno insieme ai nonni e si forniscono reciprocamente gli elementi per vivere meglio e più serenamente.
Un “grazie” alla dott.ssa Zivelonghi per la presentazione precisa e puntuale del tema della serata; speriamo di ripetere questa esperienza, magari con qualche ascoltatore in più rispetto alla trentina di presenza di questa sera.
Per chi era assente ma fosse interessato all’argomento, mettiamo come di consueto a disposizione le slide proiettate durante la serata.
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