La VI^ Circoscrizione, in collaborazione con Prospettiva Famiglia,
organizza un incontro importante della “Scuola per Genitori 2012-2013 intitolato
“ SIAMO SICURI DI ESSERE AL SICURO ? COME DIFENDERE LE NOSTRE CASE E I NOSTRI AFFETTI “,
12 aprile 2013 – Cinema Teatro Alcione
Relatore:
- Dott. Roberto DELLA ROCCA – Dirigente della Squadra Mobile di Verona
A fronte delle segnalazioni che sono emerse negli ultimi mesi fra la popolazione di Borgo S.Croce, la VI^ Circoscrizione ha organizzato, con il supporto di Prospettiva Famiglia, questa serata, brillantemente condotta dal dott. Della Rocca: un poliziotto nel lavoro, ma – come spesso accade – anche nella vita.
Dopo un saluto del Presidente circoscrizionale e un promemoria della Prof.ssa Daniela Galletta, ha preso la parola questo investigatore, che ha saputo fornire alle 110 persone presenti all’Alcione, sia elementi teorici di difesa dalle intrusioni e sia esperienze pratiche che, persone come lui, vivono quotidianamente.
Ha esordito parlando dei bei tempi andati, quando c’era “la piazza”, ci si conosceva tutti e se compariva un “foresto”, tutti si chiedevano chi fosse, da dove venisse e soprattutto che cosa fosse venuto a fare. In una società così compatta come quella degli anni ’70, tutti sapevano tutto di tutti e non poteva capitare che si inserisse un nuovo elemento o una nuova famiglia, senza che nessuno se ne accorgesse e si facesse determinate domande sulla sua provenienza.
“Fare piazza”: un gran bel concetto che dovremmo tornare a ripristinare; conoscersi, parlarsi, fornirsi reciprocamente supporto e informazioni, sapere di poter contare gli uni sugli altri. Incontrarsi in ascensore o per strada e chiedere genuinamente: “Come stai?” è un bel modo di vivere i nostri rapporti con gli altri. E’ quello che faccio personalmente con un signore anziano del mio condominio: a lui auguro lunga vita perché sa tutto di tutti; e quando qualcuno si lamenta per una certa sua tendenza a ficcanasare, io invece gli sono grato perché penso che con un “cane da guardia” così, la mia casa è molto più tranquilla; non arriva persona o automobile nuova o diversa dal solito, senza che lui se ne accorga. Al di là di ciò, dovremmo tornare tutti a forme di socializzazione più stretta che ci consentano di sentirci più sicuri proprio perché sappiamo di poter contare sul vicino o sull’amico. Essere fuori casa tutto il giorno, ma sapere che qualcuno nel mio condominio c’è, gira, controlla, chiede, … è una cosa che mi tranquillizza molto. In mancanza del sale o del burro, sapere di poterlo chiedere al vicino senza falsi pudori o inibizioni è una conquista che dovremmo tornare a fare.
Il dott. Della Rocca ha illustrato poi alcuni semplici accorgimenti che dovremmo adottare sempre nella nostra vita per vivere un po’ più sicuri: per es. non dire mai pubblicamente che si sta partendo per le ferie e si starà via fino a fine mese; non sapendo chi ci sta ascoltando, si rischia che qualche orecchio di troppo senta queste comunicazioni. Oppure commettere l’errore di lasciare le chiavi sotto lo zerbino o sotto il vaso di fiori: sono comportamenti talmente consolidati nel tempo, che per molti ladri è il primo punto dove andare a guardare.
A volte i nostri errori sono determinati da negligenza o imprudenza, altre volte da un innato senso di fiducia nel prossimo: in entrambi i casi, si rischia grosso perché il tempo dei galantuomini, il tempo in cui “si stipulava un contratto con una stretta di mano” sono finiti.
A ciò si aggiunga che la tecnologia ci ha messo a disposizione mezzi per comunicare con grande facilità e diffusione, ma occorre capire che cosa vogliamo comunicare. Siamo sicuri che sia corretto scrivere pubblicamente sulla pagina Facebook che “domani si parte per la Puglia” ? o indicare nomi e altri dati personali ? Oppure rispondere al telefono a fantomatici sondaggi Doxa, fornendo imprudentemente notizie sulla propria vita familiare e personale, quando non sulla propria abitazione ?
Adottare piccole prudenze comportamentali può aiutare molto: aprire eventualmente la porta solo dopo aver osservato dallo spioncino, aprire sempre con la catenella legata; non dare mai dati sensibili (il PIN del bancomat o il numero di apertura della cassaforte) ai figli piccoli perché si rischia che lo vadano a dire a chissà chi (beata innocenza !).Altri piccoli trucchi che possono evitare situazioni spiacevoli consistono nel lasciare luce o TV accesa quando si è fuori casa o nel girare la mandata della porta blindata (in mancanza, anche la porta blindata si apre con una semplice scheda telefonica).
Di fronte ai loschi individui che insidiano la nostra casa è importante essere lucidi e limitare al massimo la possibilità per costoro di farla franca a nostre spese. Quindi lasciare luci accese oppure lasciar detto al vicino di dare un’occhiata oppure semplicemente che sappia che non ci siamo e quindi se sente rumori che si attivi perché non siamo noi, è molto importante mettere il maggior numero di ostacoli fra il ladro e la casa che funge da obiettivo.
Chiaramente siamo a Verona e quindi la situazione è decisamente più serena ed affidabile di qualche altra città d’Italia; occorre quindi conservare un msg di positività sulla lotta agli intrusi, almeno qui a Verona.
Sempre il dott. Della Rocca ha invitato a non farsi scrupoli nel chiamare il 113; ci chiederanno alcuni dati personali, ma potranno anche contare su cittadini onesti e coscienziosi pronti a collaborare con le Forze dell’Ordine. E’ questa la vera sfida: una polizia che possa contare su cittadini onesti, i quali – avendo rilevato un comportamento anomalo – lo segnalano e mettono le Forze dell’ordine nella condizione di fare meglio il proprio mestiere.
Nel dibattito finale, qualcuno ha chiesto se si pensa di ristabilire il “poliziotto di quartiere”, ossia una figura che abbia conoscenza profonda del quartiere e quindi sia in grado di intervenire con grande rapidità.
Altri, invece, più tranchant, hanno chiesto di “far cadere l’arrestato dalla macchina” in una spirale che trova inaccettabili i tempi di risposta dei Tribunali italiani.
Qualche altra domanda finale sul modo di fermare le intrusioni nei garages, dopo di che il nostro poliziotto ha chiuso la serata con un messaggio di fiducia, sia perché la nostra città è per fortuna in ottima posizione fra quelle italiane in quanto a piccola criminalità e sia perché è eccellente il lavoro che sta conducendo il questore con le sue pattuglie, controllando i quartieri per i quali sono state segnalate presenze non gradite o atteggiamenti maliziosi e melliflui.
Infine, in linea col fatto che chi ha più fame è quello che si fa meno remora a rubare, il Dirigente ha confermato che fra coloro che commettono reati di questo tipo, vi sono molto spesso persone provenienti da altri gruppi etnici, che molto spesso compongono le fasce più indigenti della popolazione.
In attesa di rivedere questo brillante poliziotto, lo ringraziamo distintamente per i suggerimenti pratici ed i consigli che ci ha dato e gli auguriamo mille successi nel suo lavoro: anche perché – molto spesso – i suoi successi sono la nostra sicurezza.
Un “grazie” infine alla VI^ Circoscrizione che ha pensato di affrontare un tema così scottante, raccogliendo un discreto successo di pubblico.
Per Prospettiva Famiglia
PAOLO