mercoledì 06 aprile 2016 , pagina 21
Sabato 9 aprile, alle 18, al liceo scientifico Messedaglia, si terrà un significativo momento di formazione organizzato da Prospettiva Famiglia in collaborazione con la Rete di Scuole «Scuola e Territorio: Educare insieme» dal titolo «Uno straordinario percorso alla ricerca comune di una riconciliazione, una testimonianza di giustizia riparativa, viva e autentica, epica e rivoluzionaria: il libro dell’incontro». Come spiega Agnese Moro, figlia dello statista Aldo Moro rapito e ucciso dalle Brigate Rosse, «il perdono non è un sentimento, è una decisione. Continuare a odiare fa più male a se stessi che agli altri e quindi si perdona anche nel proprio interesse, poi magari trovo tesori che non pensavi di trovare».«Arrivare a chiedere perdono non è stato facile. Molti miei compagni delle Brigate Rosse non lo hanno fatto, forse per paura. Ci vuole fatica, impegno e sofferenza, ma non bisogna aver paura di riaprire insieme alle ferite anche le nostre ferite», dice Franco Bonisoli, ex terrorista delle Brigate Rosse, componente della direzione strategica delle Br che attuò il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro. Moderatore dell’incontro sarà padre Guido Bertagna, sacerdote gesuita che si è impegnato per far incontrare le vittime di terrorismo e coloro che si sono resi responsabili dei fatti di sangue