STOP CYBERBULLISMO
1 DICEMBRE 2016 ISISS DAL CERO
Giovedì scorso, 1 dicembre, a San Bonifacio presso il Cinema Cristallo, si è tenuto un seminario dal tema ” Stop Cyberbullismo, impariamo a difenderci” che ha visto coinvolti tutti gli alunni dell’ISISS Dal Cero.
Tra i relatori il Segretario Regionale S.I.A.P. Cafini, il Segretario Provinciale S.I.A.P. dott. Grinzi, la Dott.ssa Giuseppina Filieri Vicepresidente della Fondazione Asso.Safe, il Dott. Tullio Segato Criminologo del S.I.C. e Presidente dell’Associazione Pianeta Sicurezza, l’Ing. Mauro Ardizzone Vicepresidente di A.D.L.I , il Per. Comm. Alberto Faggionato Responsabile Informatico della Fondazione Asso.Safe, l’ Avv. Veronica Benedetti Vallenari ed il Prof. Mirko Scianna Responsabile UniPegaso.
Dopo il saluto iniziale della Dirigente Scolastica Silvana Sartori ed una breve introduzione da parte del Segretario Cafini e del dott. Grinzi, la psicologa dott.ssa Filieri è entrata nel vivo dell’argomento parlando dei “Fattori Scatentanti del Bullismo e del Cyberbullismo” e rivolgendosi ad un pubblico di oltre novecento studenti dalle classi prime alle quinte, ha analizzato gli stati d’animo sia della vittima di bullismo che del “carnefice”. Passando attraverso un approfondimento riguardo il mondo delle droghe da parte del dott. Segato in considerazione del fatto che al fenomeno bullismo si associa spesse volte la dipendenza da droghe, si è arrivati a scoprire come Il Bullismo arrivi fin nel mondo del lavoro dando luogo a fenomeni altrettanto noti quali il Mobbing, il Bossing e lo Straining; l’Ing. Mauro Ardizzone partendo dalla proiezione di uno spezzone di film del famoso Fantozzi vittima per antonomasia, ha così fatto luce su un aspetto che sicuramente può interessare gli alunni prossimi all’uscita dal mondo scolastico e che entreranno quanto prima in quello del lavoro.
Il Per. Comm. Faggionaro invece ha portato l’attenzione dell’uditorio a riflettere su tutti gli strumenti di comunicazione attraverso Internet mettendo in guardia da una serie di comportamenti abituali e spesso inconsapevoli della maggior parte di noi e soprattutto dei giovani, che in realtà possono generare e favorire ai nostri danni seri problemi quali il furto d’identità o di qualsiasi materiale venga trasmesso attraverso la Rete e ricordando inoltre che di tutto ciò che facciamo attraverso la Rete rimane traccia per molti anni. E’ stato incredibile scoprire che tra noi ed il mondo, tra noi e l’universo dei navigatori di Internet, a dispetto delle distanze reali, ci sia una distanza di sole sette unità. L’avv. Benedetti Vallenari invece ha parlato della responsabilità penale dei minori e, non essendo ancora prevista la fattispecie del bullismo e del cyberbullismo, dei reati che si commettono in tali casi; reati gravi quando li sentiamo imputati ad altri e che crediamo non ci riguardino ma che invece con estrema facilità e necessariamente si commettono nel momento in cui si dà spazio a comportamenti prepotenti così vistosamente ingiusti e profondamente lesivi della dignità e della libertà di essere se stessi senza timori. Per concludere l’intervento del Prof. Mirko Scianna ha fatto una panoramica di casistiche di violazione di dati e di episodi che in qualità di responsabile dell’Università on-line UniPegaso ha avuto modo di conoscere.
La giornata è stata intensa, molto intensa sia per la delicatezza degli argomenti trattati che per la durata, agli studenti è stato richiesto un impegno importante, ma numerosi gli spunti di riflessione offerti ad un numero così consistente di giovani, una giornata formativa di spessore che ha visto il coinvolgimento attivo degli stessi studenti anche nella tenuta dell’ordine. Una giornata che si è resa possibile anche grazie alla sensibilità che nella scuola, dirigenza e docenti, è stata dimostrata verso un tema così tristemente attuale e di cui spesso non si ha il coraggio di parlare pur sapendo che, purtroppo, il fenomeno è sempre più diffuso in ogni ordine e grado di istituzione scolastica. Un fenomeno terribile che mina l’autostima di molti ragazzi in formazione, che arriva a distruggere delle giovani vite o che porta all’autodistruzione e che potrà essere debellato solo grazie alla consapevolezza che l’azione di tutte le componenti educative debba essere congiunta, coerente e mirata a sostenere e risvegliare il senso civico di appartenenza ad una comunità in cui si aspiri alla legalità fin da piccoli, fin da giovani; una comunità in cui adulti coraggiosi si affiancano ai giovani per insegnare anche con l’esempio, che il silenzio, la paura e l’ignoranza sono le armi sottili ed affilate su cui si fonda l’intricato e sconvolgente mondo dell’illegalità.
Un riconoscimento particolare alla Rete di scuole “Scuola e territorio: educare insieme” e all’Associazione prospettiva Famiglia supporto della Rete, che hanno creato l’opportunità; al Sindacato S.I.A.P. a tutti i relatori che hanno permesso la trattazione della tematica e a tutti coloro che hanno creduto ed hanno contribuito alla realizzazione della giornata.
Prof.ssa Roberta Spallone