L´INIZIATIVA. Al Centro Tommasoli l´incontro con le associazioni
Computer, pittura e lingue
Le Acli per gli anziani
Presentata l´offerta di iniziative per l´inverno
Salandra: «L´obiettivo è dare diverse opportunità»
Con l´arrivo della stagione fredda cresce il rischio che i tanti anziani della città siano costretti a rimanere chiusi in casa, a soffrire anche di solitudine.
Eppure le proposte dedicate a loro ci sono, solo che magari non le conoscono.
Per questo la Fap Acli (Federazione anziani e pensionati) di Verona ha organizzato, per il terzo anno consecutivo, al Centro Tommasoli di Borgo Venezia, «Anziano a chi?», un incontro tra gli anziani e le associazioni presenti sul territorio, per far loro scoprire le tante attività in cui possono impegnarsi.
Oltre dieci associazioni hanno quindi illustrato la loro offerta ai tantissimi ospiti presenti, in un pomeriggio allietato anche dalla musica anni Sessanta di Maurizio D´Alessandro, per un apprezzato amarcord.
La novità di quest´anno sta nella collaborazione con «Prospettiva famiglia», associazione che finora si era occupata di giovani e dei loro genitori, che ha deciso invece di allargare il proprio raggio d´intervento anche ai nonni.
«L´obiettivo principale dell´incontro è quello di fornire un quadro, il più possibile completo, delle attività ludiche, motorie e culturali che, nel quartiere e nelle zone limitrofe, verranno proposte dalle varie associazioni», spiega Andrea Salandra, coordinatore della Fap per la sesta circoscrizione, «nell´intento di favorire la socializzazione, la formazione e la valorizzazione di chi non è più giovanissimo. Ricordiamo che Verona è sempre più città di anziani, che spesso vivono in condizioni difficili, ma rimangono in perno delle famiglie».
Le proposte presentate sono tante, si va dai corsi di informatica a quelli di lingue, dalla pittura alle attività motorie, presentate da gruppi e associazioni sportive.
«Una delle grandi sfide degli anziani è quella di dare vita agli anziani», ricorda Giuseppe Platino, vicesegretario provinciale della Fap Acli, «e con questa manifestazione si intende raggiungere, almeno per oggi, proprio questo».
L´intento è stato perfettamente raggiunto, con i tantissimi anziani intervenuti, coinvolti nelle proposte delle associazioni e anche nel cantare i maggiori successi della loro gioventù.
«Le associazioni come la nostra, da sole non riescono più a dare risposte assistenziali adeguate», conclude Francesco Roncone, segretario provinciale della Fap, «siamo stati dimenticati. Non abbiamo sufficienti risorse per sostenere una emergenza come questa. Abbiamo bisogno dello Stato, che però sembra impegnato in altro. Ma anche un momento ludico come questo, benché di solo un paio d´ore, aiuta il morale dei nostri anziani, un popolo invisibile, ma una diga per la società».
E.IN.