PROGETTI. Due incontri di Prospettiva Famiglia
Autistico e laureato Pier Carlo a scuola a rompere il silenzio
Non parla ma riesce a scrivere e presenterà la sua autobiografia
martedì 28 febbraio 2017 CRONACA,
Due incontri rivolti a studenti, educatori e genitori, per aprire un dialogo e una relazione diretta con chi vive nella condizione umana dell’autismo. Gli appuntamenti, promossi dall’associazione «Prospettiva Famiglia» con l’assessorato ai Servizi sociali si terranno venerdì 3 marzo alle 20.45 al liceo scientifico Galilei e sabato 4 marzo alle 11 all’istituto Pasoli. Protagonista sarà Pier Carlo Morello, giovane autistico che grazie a un percorso di comunicazione facilitata, pur non parlando ma riuscendo a scrivere, ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Umane e Pedagogiche. Pier Carlo è la prima persona autistica che si è laureata in Italia, e ha scritto il libro «Macchia, autobiografia di un autistico» in cui punta a ridestare il mondo scientifico dal pregiudizio.«Dopo un’introduzione dei suoi genitori, Pier Carlo, con una particolare tecnica risponderà alle domande degli studenti», spiega Daniela Galletta, referente del progetto di Prospettiva Famiglia. «Ci è stato chiesto a più voci di trattare questa sindrome comportamentale per scalfire stereotipi e pregiudizi nel mondo giovanile e promuovere inclusione e benessere sociale».«L’inclusione è tra i temi più importanti da affrontare tra i banchi, e conoscere l’autismo può senza dubbio facilitare i rapporti», commenta Antonio de Pantz, dirigente del Galilei. «Oltretutto è importante che gli studenti vedano da vicino come il fatto di collaborare possa portare a livelli di eccellenza».«Oggi sempre più ragazzi autistici arrivano a frequentare le superiori e a trovare un lavoro», spiega Paola Veronesi dell’associazione Azalea, che segue una cinquantina di famiglie. «Abbiamo in programma la formazione gratuita, sia tecnica che culturale, per insegnanti e genitori».Gli studenti si stanno preparando agli incontri. «Sono molto curiosi», spiega l’insegnante Patrizia Beltrame, «avendo capito che anche le persone autistiche riescono a comunicare, sono interessati a capire da Pier Paolo quanto e da chi sia stato aiutato e chi invece lo abbia ostacolato».Commenta l’assessore al sociale, Anna Leso: «Il fatto che gli studenti riescano a immedesimarsi dimostra senso di responsabilità, oltre che senso civico e morale, ed è già un traguardo».
C.BAZZ.