Viaggio della Legalità: Palermo (21-25 febbraio 2017) – RELAZIONE FINALE
In data 25 febbraio 2017 si è conclusa l’esperienza formativa di Rete del Viaggio della Legalità a Palermo, per le classi 4a Relazioni Internazionali per il Marketing dell’Istituto Pasoli e la 5e del Liceo Messedaglia. La progettazione di tale proposta educativa ha avuto inizio già nel mese di settembre, ipotizzando una scelta di abbinamento – classi
piuttosto singolare e non semplice, accomunando due realtà scolastiche decisamente differenti.
Gli obiettivi formativi comuni erano però ben chiari e con la convinzione che la conoscenza della realtà sociale e il senso di corresponsabilità fossero e siano dimensioni necessarie per suscitare il desiderio di impegno per il bene comune e di Legalità intesa come mezzo per saldare la responsabilità individuale alla giustizia sociale, si è proceduto in un percorso organizzativo molto articolato.
I contatti gestiti per mesi dalla sottoscritta sono stati molteplici, sempre guidati dal Centro Studi Borsellino con affezione e partecipazione alle scelte formative ipotizzate.
Sono stati curati gli aspetti prettamente legati al Progetto di Educazione alla Legalità e Cittadinanza attiva, ma nel contempo rilevante attenzione è stata anche dedicata agli ambiti socio-letterario, storico, paesaggistico-culturale ed artistico.
Nulla è stato casuale, ogni proposta è stata contestualizzata nel percorso programmato, per esempio:
– la scelta di un punto di ristoro durante l’ora di pranzo presso il Centro multiculturale “Mille volti” di Giovanni Zinna, aderente all’Associazione “Addio Pizzo” di Libera,
– l’attività laboratoriale presso la cooperativa sociale Lavoro di Corleone
– l’attività organizzata con i docenti e gli studenti del Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Palermo.
Anche la richiesta di una guida turistica precisa, il Dott. Massimo Saccone, che già aveva col- laborato in passato con il nostro Istituto, è risultata vincente: il vice presidente delle guide di Palermo, antropologo specializzato in architettura ed archeologia nonchè in tematiche afferenti alla Legalità, unico in Sicilia in possesso di sette licenze guida, ha saputo coinvolgere ed emozionare i membri del gruppo attivando collegamenti interdisciplinari di evidente spessore culturale. Egli ci ha permesso, in modo inaspettato, di essere ricevuti dal Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che, con coinvolgente pathos, ha descritto la “Carta di Palermo”, un impegno civico per promuovere il diritto alla mobilità come diritto della persona,
il desiderio di una cittadinanza di residenza con l’abolizione del permesso di soggiorno, che esprime una maggiore attenzione al singolo necessaria per veicolare la migrazione dalla sofferenza alla mobilità intesa come diritto inalienabile.
Molti altri i momenti intensi vissuti:
-la testimonianza di Rita Borsellino in Via D’amelio sotto l’albero della Pace, piantato l’anno successivo alla tristemente nota strage in presenza del Giudice Caponnetto;
-l’incontro accogliente ed affettuoso con Maria Falcone presso la Fondazione Giovanni e Francesca Falcone;
-la conoscenza di Giovanni Impastato presso la Casa Memoria, che ha ricostruito il tragico vissuto del fratello Peppino con i suoi Cento Passi emozionando tutti noi;
-la visita, presso il Palazzo di Giustizia, allo studio personale dei Giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ciascuno pregno di vita vissuta e ricordi indelebili, alla presenza del Procuratore Vittorio Teresi, che con emozione ha ricordato la profonda amicizia che lo legava ai due magistrati.
-Coinvolgente, e sotto certi aspetti inquietante, è stato respirare le vie quasi deserte di Corleone, che hanno immediatamente riportato alla memoria responsabilità criminali legate purtroppo non solo alle stragi di Capaci e Via D’Amelio, per poi invece comprendere quanto la Cooperativa sociale Lavoro, nelle persone del Presidente Calogero Parisi e dell’ex sindaco Pippo Cipriani, abbia inciso in questi anni gestendo i beni confiscati alle cosche mafiose, creando sane opportunità di impiego.
-La giornata trascorsa al prestigioso Liceo Classico Vittorio Emanuele II°, insieme ai Docenti, alla Dirigente Scolastica Rita Coscarella e agli studenti siciliani si è rivelata una preziosa opportunità di approfondimento letterario attraverso una lezione sullo scrittore ed intellettuale Leonardo Sciascia, guidata dal Docente universitario Matteo Di Gesù, come pure di una conoscenza più approfondita della figura di Padre Pino Puglisi, insegnante dell’Istituto, e dell’itinerario Unesco arabo-normanno illustrato dagli encomiabili alunni del Liceo palermitano.
-Anche l’esperienza vissuta in albergo con i giovani rappresentanti di A TESTA ALTA, provenienti da Licata nell’agrigentino, sarà sicuramente ricordata: l’associazione di promozione sociale contro la mafia, che aderisce a “Libera”, cerca da anni con ammirevole coraggio di dare un segnale di compattezza e unità tra i territori passivi nella promozione della cultura della legalità e nella lotta alla mafia e alla corruzione; giovani impegnati da tempo nell’uso sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata, nella tutela dell’ambiente e della salute pubblica.
Gli studenti dell’Istituto Pasoli e del Liceo Messedaglia, che gradualmente hanno simpatizzato ed interagito con un comportamento sempre corretto ed adeguato alla proposta formativa, hanno anche apprezzato la visita al Memoriale di Capaci, ai luoghi della Memoria, alla Villa Niscemi ai Colli confinante con il Parco della Favorita, alla Palazzina Cinese, al Palazzo dei Normanni con la Cappella Palatina, alla cattedrale di Palermo della Santa Vergine Maria
Assunta, alla soleggiata spiaggia di Mondello, al Duomo di Monreale e all’Orto Botanico dell’Università di Palermo, una tra le più importanti istituzioni accademiche italiane, un enorme museo all’aperto, che vanta oltre duecento anni di attività che gli hanno consentito anche lo studio e la diffusione, in Sicilia, in Europa e in tutto il bacino del Mediterraneo, di innumerevoli specie vegetali, molte originarie delle regioni tropicali e subtropicali.
A conclusione di un breve ed intenso percorso formativo, che ha coinvolto e guidato i nostri ragazzi in riflessioni graduali ed intime sul passaggio dall’essere semplici osservatori della realtà sociale in cui essi vivono a quella di protagonisti, ognuno con le proprie capacità, come cittadini consapevoli e corresponsabili, auspico che tale esperienza possa essere ripetuta negli anni a venire da altri Istituti della Rete, per poter nuovamente respirare i colori, i sapori ed i profumi di una città che continua ad essere d’esempio per la sua volontà di resistere con impegno e determinazione nonostante tutto.
La Coordinatrice di Rete
Prof.ssa Daniela Galletta
Verona, 27 febbraio 2017