Educazione alla cittadinanza
La quotidianità vissuta con consapevolezza oggi ci porta a sperimentare numerose e svariate situazioni in cui il particolarismo esclude ogni forma di attenzione all’altro, anche la più semplice e la meno onerosa. Dall’inesistente tolleranza all’anziano che guida con difficoltà rallentando la marcia di chi lo segue fino alle esplosioni di violenza per un sorpasso o un presunto sgarbo.
L’”Io” spesso prevale su tutto quello che, nell’immediato, sembra limitarlo.
Fortunatamente la consapevolezza ci permette anche di percepire un sottobosco di energie positive che agiscono e dispensano fiducia in chi entra nel loro raggio d’azione. Penso all’entusiasmo di giovani studenti che osservano e riflettono sul mondo degli adulti e la perseveranza di adulti che in silenzio lavorano e non si risparmiano per chi, spesso, poco o per nulla conoscono. Associazioni, volontari, catechisti, educatori, allenatori, sono solo un esempio.
Il particolarismo, quale elemento negativo, così come la gratuità verso l’altro, quale elemento positivo, si manifestano entrambi nelle relazioni interpersonali all’interno di una collettività, e dunque nell’essere cittadini, ovverosia componenti della propria comunità.
L’educazione alla cittadinanza poggia su due elementi fondamentali. Il primo è la costruzione del senso di legalità, intesa come rispetto delle regole di convivenza in quanto regole che consentono interazioni tra le persone fondate sul rispetto reciproco, sulla reciproca attenzione alla diverse caratteristiche (età, salute, cultura, condizione, ecc) e sulla garanzia delle libertà e dei diritti nel rispetto dell’identità di ciascuno. Il secondo è lo sviluppo di un’etica della responsabilità che implica l’impegno ad elaborare idee e promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita.
In questa direzione intendiamo operare, cercando di valorizzare e far conoscere il sottobosco di energie positive che da tempo lavora e che, nei momenti difficili, oltre a costituire l’elemento portante di contrasto alle negatività, rappresenta la speranza di future condizioni migliori per tutti noi.
Dottoressa Stefania Zivelonghi