Prospettiva Famiglia – Scuola per Genitori
EDUCARE I NOSTRI FIGLI ALL’AFFETTIVITA’ E ALLA SESSUALITA’
23 marzo 2017 – Centro Civico “N.Tommasoli”
Relatrici:
- Dott.ssa Daniela PANACCI, psicologa, psicoterapeuta
- Dott.ssa Sara BERNARDELLI, psicologa, psicoterapeuta
Sempre brave le psicologhe e psicoterapeute Daniela Panacci e Sara Bernardelli, con la loro competenza, infarcita però di esempi concreti, che riportano esperienze di vita quotidiana che i genitori vivono quando si tratta di affrontare con i figli il tema dell’affettività e della sessualità. Temi per i quali non c’è internet che tenga, sia perché le informazioni che vi si possono trovare sono spesso fuorvianti e sia perché non è di informazioni che essi necessitano (anzi, di informazioni ne hanno anche troppe), quanto piuttosto di vivere emozioni e di ricevere indicazioni, consigli, esperienze.
E’ incredibile la dicotomia che si crea fra la vera natura della sessualità da una parte e l’immagine che ne viene data sul web dall’altra. Nella realtà, forse, non c’è nulla di più “non visibile” della sessualità, tanto essa è fatta di emozioni, sentimenti, passioni; dall’altra lato, nulla è più mostrato (e svilito) sul web (chat, social network, …) della sessualità. Non c’è quasi pubblicità senza che vi compaia una signorina solitamente piuttosto carina e spesso anche poco vestita; e questo anche quando si parla di prodotti che con la sessualità dovrebbero avere poco o nulla a che fare (yogurt, moto, viaggi).
Se poi si va su prodotti più “piccanti” (profumi, abbigliamento, …), allora non c’è freno alla libido con pose quanto di più ammiccanti e suadenti, dimenticando forse che queste abitudini, non solo sviliscono la grande eccezionale figura della donna, ma diffondono in modo mellifluo e subdolo quel malcostume e quella mentalità che porta a pensare che una casalinga può dirsi tale solo se gira abitudinariamente per casa con il tacco 12, facendo le pulizie o portando via le immondizie e che non vi può essere un vero programma sportivo se nel bel mezzo non infiliamo una bella signorina, possibilmente scosciata, che spesso non sa nulla dell’argomento oggetto della trasmissione.
Questa iper-erotizzazione dell’uomo e della donna, questa valanga di immagine vieppiù provocanti, non corrispondono alla sessualità reale, che invece vive di feeling, vive di sguardi, di intese e di simbiosi mentale prima ancora che fisica.
Il web – che pure ci aiuta e caratterizza spesso positivamente la nostra esistenza – diventa invece il luogo dove valori come l’affettività e la sessualità vengono sviliti o addirittura diventano l’oggetto di condotte illecite, come il grooming, ossia le tecniche persuasive (ti garantisco il posto in squadra, ti farò vincere il concorso, …) che vengono usate sul web per convincere la ragazza o il ragazzo a fornire prestazioni sessuali o il sexting, ossia il messaggiare trasmettendo immagini personali legate all’aspetto sessuale. Da qui a fenomeni come il Sextortion, ossia l’estorsione basata sulla diffusione di immagini a sfondo sessuale della persona che si vuole colpire (per es. da parte dell’ex fidanzato) o il revenge porn, ossia la vendetta effettuata anche qui trasmettendo immagini lesive dell’altra persona in quanto la riportano nel compimento di atti sessuali, il passo è breve.
I ragazzi vivono AZIONI ed EMOZIONI; per le prime bastano informazioni e notizie, ma sono soprattutto le emozioni quelle che contano e su queste essi chiedono dialogo, esempi e valori. Se noi genitori di oggi siamo bravi e capaci nel dare questi esempi da imitare non lo so, ma nutro forti dubbi. Di sicuro, dobbiamo toglierci d’impaccio quando i nostri figli ci fanno (e prima o poi ce el fanno) domande sull’argomento sessuale, rispondendo loro con chiarezza, con dolcezza, senza volgarizzare, ma anzi restituendo agli atti d’affetto e di sesso, il grande valore che hanno, rappresentando essi momenti belli, che vanno vissuti intensamente e non bruciati.
E prima di preoccuparci se dall’atto di nostro figlio minorenne possono derivare conseguenze legali per noi che ne siamo responsabili, chiediamoci invece cosa possiamo fare per migliorare il nostro rapporto con loro, quanto del nostro tempo lo spendiamo con loro e per loro, quanto siamo – nei nostri comportamenti quotidiani – esempio e faro da seguire e da imitare.
Grazie alle due psicoterapeute perché hanno fornito con grande chiarezza ed esperienza dei consigli sulla condotta da adottare per indirizzare i nostri figli a vivere correttamente e coscienziosamente la loro sessualità, partendo sempre dal rispetto per l’altro, per la sua dignità e per le sue idee.
A presto.
Per PROSPETTIVA FAMIGLIA
dott. Paolo STEFANO
Qui è possibile riascoltare l’incontro in formato MP3
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QUESTIONARI DI GRADIMENTO (Presenti circa 50 persone compilati 32):
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TEMATICHE SUGGERITE:
RELAZIONE INSEGNANTI GENITORI
AUTOSTIMA
SOCIAL NETWORK
SESSUALITA’
BULLISMO
DISABILITA’
ARTE ED ARCHITETTURA CONTEMPORANEA