Segnaliamo l’omelia del Pontefice, pubblicata l’8 novembre scorso, nel corso della quale Papa Francesco ha usato parole forti e incisive per condannare il sistema corruttivo che idolatra la “dea tangente”, e denunciare un malcostume che tale resta anche se “così fanno tutti”.
La preoccupazione non è principalmente rivolta a chi è danneggiato dal meccanismo corruttivo ma è diretta ai figli del disonesto i quali, pur vivendo, magari, in ambienti colti e raffinati, sono da compiangere per il fatto di ricevere, dal loro padre, “un pane sporco” che deriva da un’attività che ruba la dignità delle persone.
Essere cittadini onesti resta dunque lo stile di vita virtuoso che, pur costituendo talvolta la soluzione più gravosa tra quelle proposte, consente di mantenere la propria dignità e di trasmetterla ai nostri figli.
Per Prospettiva Famiglia
Dottoressa Stefania Zivelonghi