Una ottantina i presenti giovedì sera alla Scuola Media Verdi per una tematica delicata ma coinvolgente.
Grazie alla Dott.ssa Turrina per gli spunti di riflessione offerti, di seguito sintetizzati:
-Il tema può essere analizzato da due punti di vista: Le conseguenze psicologiche dei risultati scolastici, non neutre, e I fattori di protezione in caso di insuccesso e quindi il benessere a scuola .
-Lo sguardo deve essere teorico e concreto,
-le riflessioni si basano sulla condivisione di problematiche
accelerazione del cambio generazionale.
-La pubertà è un periodo di cuscinetto , si abbassa l’età di certe problematiche.
-Tenere alto l’ascolto è fondamentale.
-cosa succede quando l’esperienza scolastica è di insuccesso.
-I commenti positivi rinforzano, i rimproveri non rinforzano,
-la società attuale è fortemente sbilanciata.
-Come la sfera scolastica si impasta con la costruzione dell’immagine di se ?
-La scuola è il luogo che più contribuisce alla costruzione dell’identità . -È il luogo sociale del bambino, è un palcoscenico.
-Andare bene o male a scuola non è mai una dimensione privata.
-I feedback sono continui.
-Un bambino ci entra con le parole dei grandi.
-a scuola egli vive la fatica di stare nel banco. La compensazione di questa fatica è la consapevolezza di ciò che si sta imparando.
-L’immagine non è positiva ma piuttosto negativa.
-Il comportamento influisce sul giudizio globale.
-Una componente essenziale è la motivazione .
-Si distingue tra interna ed esterna . Interna è biologica, è innata , esterna si basa su qualcosa che arriva dall’esterno. Deriva da un premio o da un voto.
-Cosa ha spinto la scuola a rendere sempre più importanti i voti
-Perché spostare l’attenzione del bambino sulla motivazione esterna .
-Insistere sulla motivazione con un premio impoverisce la dimensione interna.
-Si sposta il significato sull’apprendimento e sul voto .
-Si creano alunni competitivi , più interessati al risultato che al sapere.
-Cosa succede se un bambino che entra a scuola è valutato solo per le sue performance?
-La protezione del valore di se è una istanza psicologica , un ragazzo con insuccesso scolastico la attribuirà al proprio disimpegno non alle capacità .
-Il bambino struttura alibi nascondendo la realtà. Inizia la ricerca di strategie di sopravvivenza, che possono portare a varie situazioni, Dipendenze o ricerca di altro.
-È facile cercare un noi dal quale potersi sentire accettato.
-Potrebbe fare di più ma non ha voglia.
-La volontà è afferente al principio del piacere . Ciò che orienta il nostro agire si riferisce alla esperienza che facciamo e ai pensieri, alle narrazioni.
-Gli adulti costruiscono un vestito addosso al bambino, se la narrazione dice “io potrei fare ma non ho voglia di fare” .
-Se il bambino pensa di essere disinteressato non aprirà i libri.
nei bambini si nota la sindrome di potenza appresa che provoca abbandono precoce del compito.
-La rinuncia crea un circolo vizioso , questo conferma la propria incapacità.
– COME INCORAGGIARE IL BAMBINO?
Costruzione del se , percezione del proprio valore.
Attenzione all’uso delle parole , i voti non dovrebbero essere dati alla scuola primaria .
Si apprende grazie alla abilità dell’insegnante. La valutazione non è sommativa soltanto ma formativa.
L’arte di incoraggiare è non ridurre la non competenza come demerito .
Tutti i bambini hanno bisogni educativi speciali .
Arte è trovare il punto di pregio e farne cardine .
Compito della insegnante rispecchiare l’intero non il mancante.
Oggi rottura della alleanza educativa degli adulti .
Grande solitudine degli insegnanti, dei genitori
Le differenze non devono essere annullate, ma conosciute e valorizzate.
La Scuola accresce i talenti? Sostiene il desiderio?
– IL PROGETTO , IL SOGNO DEVE ESSERE COLTIVATO.
Il desiderio apre il futuro , è spinta vitale, è gancio verso il futuro, il godimento nasce dalla ricerca di vuoto
Necessità di raccontare il futuro , come promessa e non come minaccia .
Non smettere mai di coltivare i sogni , ma nutrire l’anima.
Per trasmettere passione bisogna averla.
Insegnare loro a guardare .
Il cibo dell’anima è nella natura, intorno a noi, nella cultura , stupirsi del bello, bisogna riconoscerlo.
Prima di dare libri dobbiamo creare il lettore.
Rendere le informazioni desiderabili .
Ragazzi accusati di superficialità .
Abbiamo sostituito la verticalità con l’orizzontalità.
Trasmettere un sapere e legarlo alla vita.
Seminare sempre. Il raccolto arriverà più tardi .
Importante è il percorso del bambino, è il cammino che conta.
Il senso della ricerca sta nel cammino fatto e non nella meta.
Mancanza di impegno.
Visione pragmatica della vita .
Legare impegno al risultato , la conquista è quella che si lega alla fatica.
Uso dei videogiochi crea assuefazione e adrenalina . Social sono devastanti.
Genitori di ragazzi con insuccesso scolastico temono per il futuro dei propri figli.