Uguaglianza e libertà Incontro con Gherardo Colombo e PIF
30 novembre 2017, Milano
Il giorno 30 novembre 2017, alcuni professori e studenti, tra cui la sottoscritta, in rappresentanza della Rete “Scuola e Territorio: Educare Insieme”, abbiamo partecipato ad un evento promosso dalla Associazione “Sulle regole”, con la partecipazione del Magistrato Gherardo Colombo e del regista PIF. Il tema del dibattito era “Uguaglianza e Libertà”, illustrando il loro significato e il difficile rapporto che sta alla base di questi due concetti. L’incontro ha avuto luogo presso la “Fondazione Giacomo Feltrinelli”, a Milano, ed era in diretta satellitare con 115 cinema di tutta Italia (23.000 studenti).
La conferenza è stata aperta da Massimiliano Tarantino, segretario generale della fondazione, che ci ha accolti introducendoci al termine di utopia, visto come l’insieme delle cose necessarie per migliorare la società. Egli ha sottolineato l’importanza di insegnare l’educazione civica e, dato che le scuole non sempre lo fanno, è stata fondata la “Scuola di Cittadinanza Europea”, la quale ha come scopo primario di avere un futuro più sostenibile. Dopo di ciò, l’Associazione “Sulle regole” ci ha dato il suo personale benvenuto.
Al termine di questa fase, ha avuto iniziol’incontro vero e proprio. Il primo a prendere la
parola è PIF, che per introdurci al tema dell’uguaglianza e della libertà, ci pone l’esempio della mafia, un fenomeno che non ci rende ne liberi ne uguali.
La parola, poi, è passata a Gherardo Colombo, il quale ha iniziato cercando di far capire agli studenti ed educatori presenti cosa significasse il termine libertà, senza la quale non esiste uguaglianza. A questo punto è importante comprendere se libertà e uguaglianza siano in sintonia o in conflitto. Difficile dare una risposta immediata, ma è certo che non possiamo essere tutti contemporaneamente liberi allo stesso modo.
Ogni giorno, ognuno di noi esercita delle libertà, a partire dal momento in cui si nasce. Tuttavia crescendo diventiamo sempre più liberi, poiché abbiamo la capacità di scegliere. Questa dipende dal sapere, di conseguenza si può affermare che la libertà ha come presupposto fondamentale la conoscenza. Oltre a ciò, però, è molto importante comprendere anche la relazione che si ha tra la parola libertà e la coerenza. Tutte le scelte che compiamo ogni giorno, infatti, influenzano la nostra libertà, concetto che non deve essere confuso con l’incoerenza e l’inaffidabilità, poiché essere liberi non significa fare ciò che si vuole e stare al di fuori dalle regole. Difatti, al contrario di quanto la società ci porta a credere, le regole sono ciò che dovrebbero renderci liberi.
Dopo questa prima riflessione, PIF introduce l’intervento di un ospite: Sergio Rizzo, giornalista del Corriere della Sera. Egli tratta, invece, del tema della felicità chiedendo agli studenti presenti: “Cosa vi rende felici? Come è cambiato oggi questo concetto, rispetto al passato?” . Una volta la felicità era stare in famiglia, avere una vita tranquilla e un buon lavoro, ma poi è arrivata la tecnologia che ha stravolto le cose. La tecnologia rappresenta un grosso paradosso, perché se da un lato crea enormi disuguaglianze tra ricchi e poveri, dall’altro moltiplica i posti di lavoro. Oggi, le grandi società, come Google e Apple, sono in grado di accumulare moltissimi profitti e di trovare delle “scappatoie” per non pagare le tasse, andando così a raccogliere in poche mani moltissime ricchezze e togliendo soldi alla collettività.
A questo punto, Gherardo Colombo riprende la parola e ci mostra l’importanza delle scelte attraverso l’esempio della macchina senza guidatore. Egli afferma che le auto non vanno al momento autonomamente a causa di un problema non tecnico ma etico, ovvero nel caso in cui un pedone compaia all’improvviso in mezzo alla strada, “è più importante il pedone o colui che è in macchina?”. Risposta alquanto complessa, tanto che le maggiori università hanno cominciato a fare dei test per comprendere cosa ne pensi la collettività.
Ci pone, poi, altri tre esempi particolarmente significativi. Nel primo c’è un treno guasto che scende da una montagna ad altissima velocità, alla base del monte c’è un bivio: se il treno continua per la sua traiettoria, ucciderà cinque persone che stanno lavorando sui binari, mentre se viene tirata la leva, il treno andrà dalla parte opposta e morirà una sola persona. “Cosa fareste?” Chiede il magistrato. Nel secondo esempio, c’è sempre il treno che va ad altissima velocità: se continua la sua corsa ucciderà certamente 5 persone che si trovano sui binari, ma sul ponte c’è un uomo talmente grasso che se cadesse sarebbe in grado di fermare il treno. “Sareste in grado di dargli una spinta per salvare gli altri?” Sollecita Gherardo Colombo. Nell’ultimo caso, infine, c’è un grande chirurgo che ha bisogno di alcuni organi per salvare cinque persone; nel suo studio si presenta un giovane ragazzo per fare dei controlli e lui sta benissimo. “Uccidereste il singolo per assicurare la vita a cinque persone?”. Questo sono domande molto complesse ma che ci fanno comprendere quanto le nostre scelte influenzino la nostra libertà e quella degli altri. La decisione che si è portati a prenderete sarà condizionata dal fatto che le persone legate affettivamente a me siano tra le cinque o sia quella sola. Noi siamo influenzati in realtà dalle relazioni strette esercitando la nostra libertà.
Il temine uguaglianza, invece, ricorre spesso nella nostra Costituzione in particolare nell’articolo 3, dove si afferma che tutti i cittadini sono eguali difronte alla legge. Ciò non significa che siamo tutti uguali e dobbiamo essere trattati allo stesso modo, ma relazionare.
al contrario ognuno di noi deve essere trattato a seconda delle sue condizioni fisiche e sociali, affinché tutti possano godere degli stessi diritti; non c’è peggior discriminazione di essere trattati tutti allo stesso modo. Le differenze non devono incidere, poiché ciò che ci rende tutti uguali sono la libertà e la dignità. Tornando al concetto di libertà, questa parola deriva da Libertas, “appartenenza”. Quindi si può comprendere che la libertà è strettamente legata all’appartenenza, poiché la nostra libertà di avere una relazione, dipende dal fatto che ci sia qualcuno con cui ci si possa
Poi ci è stata mostrata una clip, tratta da un film, in cui il protagonista è un signore che si è ammalato di una malattia incompatibile con il suo lavoro e quindi gli è stato consigliato di cercarsi un’occupazione in cui si utilizzi il computer, ma lui non lo sa usare. Così esce e scrive sul muro che fino a quando non gli verrà presentato il ricorso per riavere il suo lavoro, lui tornerà tutti i giorni. I passanti lo guardano e applaudono, ma poi, in realtà non fanno niente per impedire che vanga portato in prigione. Con questo breve video si è voluto trasmettere l’idea di quanto le possibilità siano condizionate, come le scelte, alle competenze e quanto ognuno di noi abbia la responsabilità di ciò che accade, solo così l’Italia potrà dirsi di essere una vera democrazia. Infatti, ci si aspetta sempre che siano gli altri ad agire, invece ciascuno di noi deve iniziare a prendersi le proprie responsabilità, perché “chi non fa, non esiste”. Nell’ultima parte della mattinata, Gherardo Colombo ha risposto a diverse domande provenienti da tutta la penisola. In questa occasione, egli sottolinea la possibilità di conciliare uguaglianza e libertà, anche perché alcuni paesi come la Svezia lo hanno già fatto, iniziando dal riconoscere che “anche le altre persone sono delle persone”. Dopo di che, prende in considerazione la difficile questione della libertà di espressione; essere liberi di esprimere ciò che si pensa non significa offendere, poiché dobbiamo sempre ricordaci di rispettare la dignità degli altri, se vogliamo avere dignità. Con le nostre azioni, impostiamo oggi il modo di essere di domani.
Per ultima cosa, ci lascia motivandoci a lasciare da parte i nostri pregiudizi, che ci assolvono dalla necessità di pensare, poiché semplicemente “si è sempre fatto così” e di provare a coniugare libertà e uguaglianza per avere un futuro migliore.
A mio parere, è stata un’esperienza molto interessante e divertente, poiché la conferenza era organizzata molto bene e ha permesso a tutti i ragazzi presenti di partecipare al dibattito e di esprimere le proprie opinioni. Il discorso di Gherardo Colombo è stato molto coinvolgente e ha portato ragazzi ed educatori a riflettere molto; inoltre gli interventi di PIF permettevano di sdrammatizzare la situazione e di riprendere la concentrazione su un argomento così complesso e delicato come la libertà e l’uguaglianza.
Ringrazio molto la Prof.ssa Daniela Galletta per avermi dato la possibilità di partecipare ad un evento così interessante e ricco di significato. Inoltre voglio ringraziare anche il Consiglio di casse per avermi autorizzata a partecipare.
Ilaria Garzon 3^ A Rim 30/11/2017