PRANZO DELLA LEGALITA’ E DELLA GIUSTIZIA SOCIALE
DOMENICA 21 OTTOBRE 2018
CIRCOLO PRIMO MAGGIO
Via Lanificio, 60 MONTORIO VERONESE
Duecentocinquantasei persone domenica 21 ottobre si sono ritrovate al circolo 1° maggio di Montorio Veronese per partecipare al “Pranzo della legalità e della Giustizia sociale” organizzato da una rete di associazioni attive da tempo sul fronte dell’antimafia sociale e dell’impegno alla diffusione della cultura della cittadinanza responsabile, tra cui: l’associazione “Prospettiva Famiglia”, Libera Verona, Osservatorio civico per la legalità, il gruppo Radici dei diritti dell’Università di Verona. All’evento hanno aderito anche i sindacati e altre associazioni locali.
Il pranzo, fatto con i prodotti coltivati dalle cooperative di giovani di Libera Terra sui terreni confiscati alle mafie, cucinato e servito dagli studenti e docenti dell’istituto alberghiero “Berti”, è stato preceduto da un momento di formazione civile al quale sono intervenuti il Procuratore della Repubblica di Verona, dottoressa Angela Barbaglio, il capo di gabinetto del Prefetto, dottor Giorgio Spezzaferri, e il Coordinatore nazionale dell’Associazione “Avviso Pubblico”, Pierpaolo Romani. È intervenuta anche Edi Maria Neri, assessore alla legalità del Comune di Verona.
Dall’incontro è emerso come a Verona il problema della presenza delle mafie sia una questione concreta e attuale, testimoniata in particolare da alcune inchieste giudiziarie, da più di 50 beni confiscati presenti sul territorio, dal numero di operazioni finanziarie sospette segnalate dalla Banca d’Italia, dalle 16 interdittive antimafia emesse in due anni dal Prefetto Salvatore Mulas a cui vanno sommate le altre 4 emesse dal prefetto precedente, Perla Stancari.
Nella città e nella provincia scaligera, tuttavia, negli ultimi anni hanno cominciato a moltiplicarsi le iniziative di sensibilizzazione e di formazione alla legalità e alla cittadinanza responsabile nelle scuole – Prospettiva Famiglia, insieme alla rete “Scuole e territorio”, ne coordina più di 40, altre vedono coinvolta anche Libera – negli enti locali – Avviso Pubblico ne raggruppa 23, tra cui il Comune capoluogo e la Provincia – è nato un Osservatorio civico che monitora ogni giorno le notizie pubblicate sulla stampa locale, percorsi formativi sono attivi all’università. Da ultimo, i sindacati, insieme alla Camera di Commercio e a diverse associazioni, hanno organizzato un convegno e redatto un manifesto intitolato “Praticare la legalità per costruire giustizia sociale” e 5 ordini professionali – commercialisti, avvocati, ingegneri, architetti e medici – hanno recentemente promosso una giornata di studio sul tema della lotta alle mafie e alla corruzione.
L’idea del pranzo è venuta al prof. Claudio Ferrari, un docente di diritto dell’Istituto Pasoli che da alcuni anni, insieme alla prof.ssa Daniela Galletta, infaticabile tessitrice di relazioni e organizzatrice di tanti progetti educativi, anima percorsi formativi nelle scuole e per i colleghi sensibili alle tematiche dell’educazione alla legalità, alla prevenzione e al contrasto delle cultura mafiosa e della corruzione.
Il pranzo – che si inserisce nel percorso di eventi denominato “Verso il 21 marzo”, Giornata nazionale dello Stato italiano in memoria delle vittime innocenti delle mafie, che quest’anno si svolgerà a Padova – è stato allietato dalle canzoni del coro dei commercialisti, simpaticamente definito “Modelli Unici”.
L’intero ricavato dell’evento sarà devoluto alla realizzazione di progetti formativi ed educativi sul territorio.
“E’ il noi che vince” dice spesso don Luigi Ciotti, Presidente di Libera. Domenica, al circolo 1° maggio, se ne è avuta la prova.
Pierpaolo Romani,
Coordinatore Nazionale Avviso Pubblico