Lo scandalo dell’onestà
Il giorno 3 aprile al teatro Camploy si è tenuto l’incontro con il dottor Gianpaolo Trevisi dove affronta il tema: lo scandalo dell’onestà. Il dottor Trevisi è una persona che rappresenta la forza dello Stato ma anche uno scrittore,
estremamente sensibile. Prospettiva famiglia ha deciso di avviare un percorso di approfondimento su un tema molto ampio, ovvero l’onestà, intesa come un tema di valori che compensa alla convivenza civile, al rispetto reciproco e che dà la possibilità a ognuno di esprimersi. Onestà intesa come correttezza, lealtà, trasparenza. Dove non c’è onesta c’è diffidenza reciproca e come la penso io è esattamente così. Lo scandalo dell’onestà è un confronto di due parole che sono contrastanti tra loro che ha un termine negativo, scandalo, e un termine positivo, onestà.
Le persone ingiuste, come afferma dott. Gianpaolo Trevisi, sono le persone che applicano la giustizia. Purtroppo in qualche Stato il concetto di giustizia viene dimenticato. Quando uno vuole applicare giustizia non deve essere per forza un poliziotto, un magistrato, un professore, qualunque tipo di lavoro si voglia fare, il compito di ognuno di noi è quello di far sì che venga applicata la giustizia e quindi essere uomini giusti, uomini onesti.
Alcuni esempi fatti dal dottor Trevisi: se si trova un portafoglio con dentro dei soldi, lo si prende lo si riconsegna alla polizia o ai carabinieri, o si prendono i soldi ma visto che all’interno di quel portafoglio c’erano dei documento lo riporta tenendosi i
soldi. Lo scandalo è della persona onesta e giusta che invece prende il portafoglio e lo restituisce perché così il carabiniere lo riporti al legittimo proprietario.
Dalia, il nome di un fiore, il nome della sua amata bambina, a cui dedica un libro dove parla dell’importanza di essere giusti, di essere onesti, dell’importanza di crescere nel giusto.
Essere onesti con gli amici, quelli veri, non conoscerli davanti allo schermo di un pc. Come afferma il dott. Trevisi oggi c’è la gara di chi ha più amici su facebook. “Fare parte del mondo di facebook, ma l’importante non farsi drogare da questo meraviglioso mondo virtuale e soprattutto, mandare, accettare richieste di amicizia a chi già si conosce”.
Mi è piaciuto moltissimo questo incontro, personalmente non mi sono annoiata, anzi ha saputo coinvolgere tutti noi ragazzi in modo impressionante. L’incontro mi ha fatto capire e riflettere cose che già sapevo ma sotto diversi aspetti.
IBTISAM ABOUSSAAD CLASSE 1°B