“DIALOGHI DI GEOPOLITICA”
6-13-20-27 febbraio 2019 – Circoscrizione 4^ Quinzano
Relatore:
- Stefano VERZE’
Si è concluso stasera un coinvolgente ciclo di incontri, magistralmente condotto dal prof. Verze’, sulle situazioni politiche, sociali ed economiche di alcune importanti aree del pianeta. Situazioni che ci riguardano o ci potranno riguardare da vicino, specie in un pianeta sempre più piccolo, dove il mondo delle telecomunicazioni e dei trasporti permette in poche ore di arrivare negli angoli più reconditi della Terra. Quattro serate in cui il pubblico che ha partecipato con interesse, ha anche potuto approfondire temi di assoluta attualità, come la Brexit per esempio, affrontando però questi temi con la competenza e l’occhio arguto e critico di un viaggiatore d’eccezione come il prof. Verzè. Finalmente si è potuto discutere di questi temi, basandosi su elementi circostanziati e obiettivi, si sono potuti collegare azioni e fatti che hanno caratterizzato la vita politica italiana, europea, mondiale nelle ultime settimane, senza farsi sviare da sensazioni “di pancia”. Abbandonate per un attimo le idee politiche di ciascuno, si sono esaminati atti, fatti, dichiarazioni dei rappresentanti politici, degli organi di stampa e della gente, sia dei Paesi dell’UE e sia di altri paesi di altri continenti.
Il prof. Verzè ci ha condotti per mano a scoprire gli effetti devastanti che potrebbero susseguire alla fuoriuscita del Regno Unito dall’UE e anche a quelli di un eventuale accomodamento che sminuisse la fuoriuscita dall’Unione europea di uno dei principali partner, come la Gran Bretagna appunto. Il principio rivoluzionario dell’UE della “libera circolazione di persone, merci e capitale” verrebbe banalmente svilito, riportando questo importante patto fra gli Stati europei ad un mero trattato commerciale come ce ne sono tanti (NAFTA, Commonwealth, …). Siamo passati poi ad analizzare le forti spinte nazionaliste che arrivano dai vari angoli dell’Europa; partendo dall’Andalusia per arrivare alla Polonia e all’Ungheria, si possono rilevare forti spinte ad un forte potere centrale o in contrapposizione a spinte autonomiste o per identificare un nemico che giustifichi determinate azioni di politica interna ed estera in ambito nazionale.
E’ emersa in tutta la sua drammaticità l’esigenza di aprire gli occhi della gente, di farli rendere conto dei rischi che possono discendere da un eventuale malaugurato sfaldamento dell’Unione, cosa che potremo vedere con maggiore chiarezza dopo la prossima tornata elettorale del 26 maggio p.v. E’ fondamentale che la popolazione, che sarà chiamata a votare, sia cosciente delle conseguenze della vittoria di forze europeiste o di forze anti-europeiste. Come non bastasse, le immagini – che fanno molto pensare – delle manifestazioni nazionaliste di questi mesi in Ungheria, sono state trasmesse anche da RaiTre nei giorni scorsi. Con grande competenza, grazie ad una dialettica e ad una cultura di tutto rispetto, il prof. Verzè ci ha presi per mano, portandoci a spasso per l’Europa a vedere cosa succede; poi dall’Europa, con l’ausilio di una carta politica mondiale e di un proiettore, ci ha condotti negli USA, in Cina e in Venezuela, illustrando nei vari casi la situazione socio-politica di questi Paesi e coniugando informazioni con esperienze vissute direttamente nei vari Paesi. Ecco allora che dai cortei polacchi contro l’eterno nemico russo, siamo passati ad osservare un Presidente degli Stati Uniti impegnato nel muro a dividere dal Messico o un governo dirigista cinese, dove l’autorità imposta dal regime comunista e la naturale tendenza al rispetto dell’autorità da parte di un popolo dalle tradizioni millenarie, stanno consentendo di procedere spediti a ritmi di crescita superiori al 5% annuo. Quale sia il costo da pagare è ben noto a tutti; in alcuni Paesi, come la Cina, le libertà individuali sono fortemente circoscritte e lo stesso dicasi in altri Paesi dove il regime impone le proprie direttive.
Dalla Cina si è passati alla situazione attuale del Venezuela e dei rapporti e posizioni assunte dagli altri Paesi a fronte di quanto accaduto in queste settimane in questo ricchissimo Paese del Sud America.
Il prof. Verzè ha saputo condire le sue profonde conoscenze delle varie realtà del pianeta con esperienze vissute direttamente da viaggiatore attento alle realtà dei Paesi visitati e che quindi non si è fatto cogliere di sorpresa.
Un grazie va certamente anche a Giancarlo DENADAI e alla moglie Raffaella per aver organizzato queste serate e aver supportato con tutti i mezzi necessari un oratore delle capacità del prof. Verzè. L’happening di stasera con salato e dolce portato da ciascuno dei partecipanti ha permesso a noi di conoscerci più da vicino e a darsi appuntamento al prossimo ciclo di incontri.
Sarà un piacere riascoltare il prof. Verzè sui grandi temi economico-politici e farci portare da lui nelle aree “calde” della Terra per scoprire quali sono le realtà e guardarsi bene dal chiudersi a riccio di fronte allo straniero, bensì conoscere bene queste realtà e tenere a mente, come nella teoria dei “corsi e ricorsi storici” di Benedetto Croce, che i modi per portarsi al potere in modo più o meno subdolo, sono sempre gli stessi e che nel momento in cui il popolo opera di pancia, non vi sono più possibilità di farlo ragionare.
Il nostro compito era e rimane quello di far riflettere le persone sui grandi temi del nostro tempo e in questo ciclo di dialoghi ci siamo certamente riusciti. Una sana, consapevole e critica informazione, l’ascolto di tutte le tesi in campo e l’adozione di toni moderati rappresentano gli ingredienti necessari per trovare una soluzione condivisa ai grandi mali dell’Europa.
A presto.
Per PROSPETTIVA FAMIGLIA
dott. Paolo STEFANO