“Adolescenza:
passaggio significativo e profondamente importante,
I ragazzi di oggi sono diversi ? Anche gli adulti sono molto cambiati, diverse le figure di riferimento con cui i ragazzi si interfacciano. Siamo incuriositi da come i ragazzi ci vedono ma qual è il nostro sguardo da adolescenti? Rilevante l’Importanza del nostro vedere .
I ragazzi ragionano più velocemente , forse è il caso di osservarli.
Ai nostri tempi noi vedevamo le figure genitoriali in modo diverso; Legate soprattutto al lavoro, la fatica del lavoro era palese. Tutto era scandito da abitudini, apparentemente sembrava più rassicurante, lo spazio della coppia genitoriale era ben definito . I ragazzi potevano esprimere il proprio pensiero ma con ossequio. C’era conflittualità , ma relegata alla scelta di un lavoro, alla scelta di un partner, ma pochi erano gli spazi di conflitto. Il Silenzio era assordante, poche frasi erano frequenti. Gli insegnanti erano visti in modo diverso, con timore ed un rispetto basato sul ruolo che avevano, erano distanti, non sembravano avere una storia apparentemente.
Il loro sguardo oggi è diverso, le distanze sono accorciate, la comunicazione è più ampia, maggiore disponibilità, gli spazi diversi e privilegiati; gli adulti sono diversi , la loro giornata è cinque volte più frenetica rispetto al passato, sono armati di strumenti più snelli e più semplici ma non è così in realtà .
Il paradosso della lotta che si fa con gli adulti in ambito di tecnologie è palese. Gli Strumenti di comunicazione sono di complicazione invece che di aiuto.
Anche gli Insegnanti sono diversi, le comunicazioni sicuramente più avvicinabili, ma la vita privata è diventata meno privata. Un’Azione di stalkeraggio è effettuata da parte dei ragazzi per sdrammatizzare la realtà.
Il valore dello sguardo:
Lo sguardo è essenziale, utile per registrare e capire , attraverso lo sguardo insegniamo a capire . I bambini sono un’opportunità di crescita ma lo sono anche gli adolescenti.
l’adolescente riporta l’adulto ad un momento molto delicato, una fase di crescita, di dolore. Non li capiamo, dicono i genitori , fanno un’enorme fatica per affermare il proprio io, fatica per potersi staccare, per il bisogno di essere accettati, la fatica è un lutto, è un diverso atteggiamento perché ci porta ad avere uno specchio.
Un ragazzo deve allontanarsi da noi per poter crescere, questo è un aspetto che comincia ad essere sempre più precoce, oggi abbiamo ragazzi che vogliono distanziarsi da noi anche a tredici anni.
Siamo di fronte a ragazzi che stanno attraversando normali fasi e sono diversi nelle modalità. Cercano di distanziarsi, li rinnegano, li mettono in discussione, ci vedono come superati.
L’osservatorio è uno spaccato di vita , è illuminante, l’aspetto più frequente è la conflittualità tra genitori e figli in merito all’argomento scuola, la cosiddetta fobia scolare.
Perché sono frequenti l’ansia, il panico, l’ansia per le verifiche, la preoccupazione per i test di ingresso? Emerge la Paura di non essere all’altezza.
È necessario domandarci perché sia così difficile andare a scuola. La difficoltà è Legata al carico e al valore sociale che oggigiorno viene dato alla scuola. Esiste una Difficoltà di futurarsi.
Ci si chiede C’è una alternativa allo studio?
Ansia da prestazione sempre presente.
Una domanda frequente è che cosa farai ?
L’uscita di casa e il distanziamento fisico iniziano presto ( per es. vacanze all’estero) , i ragazzi precocizzano qualcosa a cui loro non sono pronti. Tutto è anticipato. Il rapporto con la scuola rappresenta la voglia di casa se tutto va bene,
Ma a volte si sentono persi, estranei, non tollerano di sentirsi esclusi,
se non mi trovo bene cosa faccio?
Rimango a casa.
Momento storico complicato .
Gli adulti sono apatici , con poca maturazione . I ragazzi si accorgono di quando gli adulti amino il loro lavoro. Riescono a cogliere gli sguardi di mancata stima, di incoerenza. Negli adulti trovano persone fredde, distaccate. Ciò che guardano e che distinguono è la persona che dona qualcosa, che stimola, che suscita fantasia. Quando rilevano la stessa cosa tra professori, ritrovano la coerenza e fiducia .
Meno bello è quando portano a casa commenti di ironia.
Le parole sono importanti , non possiamo permetterci di scivolare in gaffes . L’Ascolto è fondamentale, dobbiamo pensare di essere tutti punto di riferimento . Il senso di reverenza è fondamentale, è necessario mantenere autorevolezza. Si sentono frustrati, se l’adulto si comporta male loro si sentono autorizzati a farlo. Gli adolescenti hanno una pulizia morale che non appartiene agli adulti . Hanno un sorriso anche di fronte a chi spara loro un proiettile, riescono ancora a sorridere senza rancore. Devono shiftare tra comportamenti oppositori , è come essere sulle montagne russe.
Dobbiamo ritrovarci davanti a ragazzi incoerenti, imprevedibili , generosi, egocentricamente narcisisti , una struttura adulta richiede tempo ed energia . Ragazzi non ordinati , non puntuali, per loro quello non è un problema, hanno altre priorità.
I ragazzi devono disinvestire sui progetti esterni. Cercano coerenza, stabilità nell’altro, sono in un momento che richiede molta energia, devono integrare le loro parti con l’esterno.
Sono davanti alla paura di perdersi , si avvinghiano e ci respingono quando si trovano davanti all ‘adulto . Vogliono essere ascoltati e guardati, hanno la possibilità di raccontare il loro disagio, di poter dire che non sanno scegliere , di perdere tempo.
Forte il Desiderio di autonomia e di azione, il nostro compito è dare uno spazio di ascolto di se stessi, è dura anche per loro .
Gli adolescenti di oggi sono i vecchi bambini messiah , guardati con altri occhi, idoli delle famiglie,
l’adolescente diventa altro rispetto al bambino dorato, e così cerca altri riconoscimenti . È una risposta a farsi idolatrare in altro modo, ricercando appagamento alla delusione.
L’Adolescente può essere un bambino che poteva essere speciale, talvolta sono costretti a diventare genitori dei propri genitori , con un ruolo di supporto. Hanno assistito alla debolezza naturale ed umana. Intaccano l’immagine del ruolo genitoriale, bambini dimenticati , persi in loro stessi, con una situazione di disorientamento,
possiamo aspettarci che siano maturi o disorientati.
È Importante il modo di guardarli .
Una Frangia di ragazzi è molto triste.
Si sente sbagliata perché non è felice, soffre perché sono giovani. Questa tristezza torna su una inibizione intellettiva che crea difficoltà scolare. Spunti di depressione ben visibili. Questi segnali sono tipici di chi non parla, non dicono nulla di loro, pensano che non interessi, non si sentono in diritto di vivere, sembrano anaffettivi, perdono la capacità di amarsi. Percepiscono il disinteresse, non chiedono, sono abbandonici. Gli Occhi bassi dimostrano pudore e disabitudine. Occhi che sfidano. Guardano se ci siamo. Dobbiamo guardare i corpi magri e ossuti. Legati al fatto che si dimenticano di nutrirsi , non danno piacere al nutrirsi, al cibo, ragazzi che vorrebbero qualcuno ad aspettarli a pranzo e si trovano davanti uno schermo. Perché hanno uno schermo come interfaccia. Piedi chiusi in scarpe slacciate, non legato alla fretta, per dimostrare che sono liberi, dobbiamo ascoltare i silenzi, chiedere cosa vorrebbero essere, senza farli sentire soli, diversi,
Colgono il tentativo di segnare sulla pelle gli eventi, il corpo non appartiene loro, è da condividere con gli altri, libertà di tatuare le esperienze, libertà che vincola,per sempre.
Nel silenzio dobbiamo far capire loro che se volessero sognare potrebbero farlo. Abbandonare il “devi” per il “puoi” ,
proviamoci insieme, con il “ci sono”, “ ti affianco” per aiutarli a vedere la loro immagine .
L’Immagine riflessa è opacizzata dalla paura.
Toglie la speranza , della speranza devono fare benzina, ascoltare le loro idee che sono strampalate ma vive, che rigurgitano energia, non dobbiamo vederli come oggetti stanchi annoiati pigri, menzonieri, ma impegnati in battaglie quotidiane. Sono immersi in battaglie emotive , in preoccupazioni costanti. Occorre uno sforzo, allargare lo sguardo, uno sguardo che si allarga sui ragazzi può lasciare il segno. I gesti vanno oltre la gestualità, i gesti della mente . Ragazzi con aspettative alte ma con la possibilità di sperare. Poter immaginare di poter crescere. Possiamo pensare di poter essere altro, una goccia in mezzo al mare. Hanno bisogno e voglia di vivere. “Sono qui sempre, ti aspetto , vengo a prenderti” . Sono Barche a vela da attrezzare e devono trovare Un porto che li accoglie anche se sono diversi. Idea di deluderci li preoccupa e li affligge. NON SI FA UN FIUME SENZA DUE RIVE !“
Dott.ssa Cristina Albertini
neuropsichiatra infantile.