Cinquanta persone questa sera, genitori e qualche docente, molto interessati alla tematica trattata dalla Dott.ssa Gambacorta, che ha stimolato i presenti a mettersi nei panni degli adolescenti, ad osservarli attentamente, ad ascoltarli e contenerli, per entrare nel loro mondo a piccoli passi , senza giudicarli .
“Gli adulti guardano l’adolescenza con gli occhi da adulti, una visione totalmente diversa da quella dei ragazzi.
Si inizia la serata con la Lettura di una lettera di una adolescente, quattordici anni, un’accorata richiesta di attenzioni , una comunicazione dei propri sentimenti, limiti e desideri. La lettera dice molto sull’essere adolescente oggi : un periodo della vita che si inserisce in un contesto preciso in cui i bisogni sono cambiati. La famiglia è affettiva e non più normativa.
I figli sono narcisisti (ricerca dei social). L’adolescente è impegnato nell’esperienza di vivere e di esistere, non è più un infante ma non sa quello che sarà, è in una fase di passaggio, di transizione, di cambiamento. Deve comporre un’immagine mentale del proprio corpo rinnovato, deve separarsi dai genitori ma ha ancora bisogno di loro, di nuovi modelli di valori, non solo quelli genitoriali , di nuovi legami e nuovi ruoli. Ha bisogno del gruppo dei Pari, di allargare gli orizzonti , di una totale ricontestualizzazione delle relazioni. Crescono le abilità intellettive e la capacità di ricollocarsi. Si sviluppano le competenze del pensiero , il saper mettere in discussione . Il corpo è la prima sede per lo sviluppo del sè , il luogo per l’incontro dell’altro. Attraverso il corpo si sviluppa anche l’identità. La capacità di mentalizzare si sviluppa in adolescenza, è difficile pensarsi in un nuovo corpo e migliorare la capacità di sviluppare una lettura delle proprie emozioni. Il ruolo dell’adulto è importante. Il corpo si modifica, non è più onnipotente, i cambiamenti sono ben visibili, disarmonici, scomodi , spesso non paralleli alla maturità emotiva. Il corpo manda segnali che con la testa non sappiamo decodificare. Si relaziona , comunica, ma non sempre è comprensibile il messaggio. Talvolta gli adolescenti non accettano alcune parti del corpo. Diventa quasi un’ossessione. In questa fase di grande confusione il giovane si mette alla prova, deve individuare un nuovo ruolo sociale e non sempre ne è capace.
Lo sviluppo corporeo non va spesso di pari passo con quello intellettivo ed emotivo . I ragazzi di oggi sentono l’esigenza di dimostrare che hanno un valore ma non sempre ci riescono. Il corpo non è più solo bisognoso di elementi primari ma cerca bisogni di altro tipo .
Si sente la necessità di venire a patti tra il corpo desiderato, ideale è quello reale. Assistiamo a Fenomeni di ritiro sociale per evitare emozioni che potrebbero far soffrire come pure I disturbi alimentari sono frequenti, l’obesità mette uno strato tra il giovane e il mondo.
Spesso si Canalizza la tensione sul corpo perché mentalmente fa meno male. Il figlio che cresce è destabilizzante per qualsiasi genitore.
che non riesce sempre ad accettare i cambiamenti del proprio figlio.
Quattro step: significatività dei genitori, two way communication , autorevolezza , gap generazionale, emozioni”.
Dott.ssa Martina Gambacorta