PRANZO DELLA LEGALITA’ E GIUSTIZIA SOCIALE DOMENICA 13 OTTOBRE 2019
CIRCOLO PRIMO MAGGIO, Via Lanificio, 60
Con il saluto istituzionale del Dirigente della Scuola Capofila di Rete Copernico-Pasoli Prof. Flavio Filini,
si è aperta oggi alle ore 9.30, al Circolo Primo Maggio di Montorio, la seconda edizione del Progetto Pranzo della Legalità e Giustizia sociale. La Coordinatrice Prof.ssa Galletta, dopo aver dato il benvenuto ai presenti a nome dei promotori dell’iniziativa formativa (il Presidio di Libera, l’Associazione Prospettiva Famiglia, la Rete “Scuola e Territorio:Educare insieme”, il Coordinamento provinciale di Libera, il Gruppo Radici dei Diritti dell’Università di Verona, Avviso Pubblico e l’Osservatorio civico della Legalità di Verona), ha ricordato i moltissimi momenti formativi significativi che hanno visto studenti, docenti e genitori coinvolti in attività pluridisciplinari e conferenziali ricche di testimonianze intense e partecipate: soltando nell’ultimo periodo per esempio il Convegno sull’Azzardopatia presso il Polo Zanotto, organizzato nell’ambito del Tocatì, Festival In- ternazionale dei Giochi di Strada, come pure l’esperienza vissuta presso il Carcere di Montorio con studenti di alcuni Istituti della Rete e della Casa Circondariale, in una riflessione condotta dallo scrittore Fabio Geda con “La Bellezza nonostante”.
Il Progetto “Pranzo della Legalità e Giustizia sociale” nacque nel 2017 quando Don Luigi Ciotti, ispiratore e fondatore di Libera, durante l’Istituzione dell’unico presidio veronese, spronò centinaia tra studenti, docenti e associazioni presenti ad uscire dal guscio, a testimoniare coerenza comportamentale e vero senso di responsabilità. Venne consegnato allora un grande riconoscimento morale, ma soprattutto un impegno a crescere insieme, a fare rete, a scuotere le coscienze assopite, per non essere semplici osservatori della realtà sociale, ma protagonisti corresponsabili, ognuno con il proprio contributo e le proprie capacità. Il Referente del Presidio, Prof. Ferrari, propose allora una singolare attività formativa, attivando una collaborazione fitta con le realtà locali che da tempo operavano nel territorio sulla costruzione del senso di Legalità intesa come rispetto dell’altro, delle regole di convivenza e del Bene comune.
La Docente ha rivolto quindi un ringraziamento anche alle associazioni che hanno aderito all’iniziativa: CGIL, CISL, UIL Verona, Associazione Isolina…e, Monastero del Bene Comune, Coordinamento Soci Banca Etica Verona, Coro dei Commercialisti di Verona “Modelli Unici”, Aiaf- Avvocati di Famiglia, Libreria Jolly del Libro, Giornale Pantheon – Verona Network, Anpi, Associazione Internazionale Elsa (The European Law Stu- dents’ Association), Avvocato di Strada, Progetto Carcere 663, Croce Verde Verona, Comitato dei Fossi di Montorio, montorioveronese.it, Aned Verona, Circolo Primo maggio.
Il tema di quest’anno, “Esempi di impegno civile contro le mafie, dalla Memoria al riutilizzo sociale dei beni confiscati”, è stato sin dall’inizio condiviso e sostenuto dai membri organizzatori e oggi ha voluto fungere da trampolino di lancio, da sentiero di formazione per i moltissimi giovani presenti (complessivamente un centinaio), per continuare insieme a docenti e famiglie l’azione educativa di sgretolamento del muro del silenzio, dell’indifferenza comportamentale, dell’individualismo insofferente alle regole e al bene comune; non azioni straordinarie, ma solo semplici gesti quotidiani.
La presenza significativa inoltre di Luisa Impastato, nipote di Peppino Impastato e presidente della “Casa memoria Felicia e Peppino Impastato”, ha coronato il percorso che ogni anno i nostri studenti vivono a Pa- lermo, a Cinisi, a Corleone con il Progetto Viaggi della Legalità.
Dopo i saluti istituzionali dell’Assessore alla Legalità e trasparenza Edi Maria Neri, del vice-presidenza della Provincia di Verona Davide Di Michele e del Procuratore Capo della Repubblica di Verona Dott.ssa Angela Barbaglio, che ha inviato un messaggio di saluto all’iniziativa (“Sono davvero dispiaciuta di non poter essere, per un impegno familiare assunto da tempo, al pranzo della legalità e della giustizia sociale che si tiene a Verona
la prossima domenica.E’ un appuntamento al quale ho partecipato lo scorso anno, tornandomene a casa oltrechè con delle bottiglie di buon rosso siciliano nato sulle terre confiscate, con il cuore rallegrato dall’ entusiasmo di tanta bella gioventù, coniugato all’ impegno di tante istituzioni che si sono espresse con toni non di maniera, ma di autentica adesione.Legge e giustizia non sono esattamente la stessa cosa, ma quando si applica la legge rispettando il suo dettato ed il suo rigore ed insieme cercando di fare giustizia diventano la stessa cosa. Così per ciascuno, e non solo per noi magistrati o pubblici funzionari di tante istituzioni, pensare di comportarsi con giustizia anche solo nelle piccole cose quotidiane che vediamo e facciamo è applicare la legge. Che non è un ordine, un comando, un imperativo, ma un metodo di vita soddisfacente e serena, per se stessi e per gli altri. Questo è il profondo senso della legge. Ammiriamo quanti facendolo hanno perduto la propria vita, senza tenerla in conto. E sono tanti, diversi per età, occupazione, cultura, origine geografica: giudici, poliziotti, professori, operai, avvocati, sindacalisti, giornalisti.Gente normale che è arrivata a fare cose straordinarie, a vincere la paura, la chiusura della mente e del cuore.Forse quasi temiamo di non essere capaci di essere alla loro altezza, ma credo che la strada sia semplice e chiara. E poi siamo in tanti, giovani, vecchi, di cultura, estrazione sociale, professione, origine geografica diverse.Siamo in tanti a volere una vita giusta e serena per noi stessi e per gli altri, che è la stessa cosa.Coraggio dunque, e buon cammino”. Angela Barbaglio), la parola è passata a Chiara Cannella del Coordinamento provinciale di Libera che ha introdotto Luisa Impastato: la sua coinvolgente ed appassionata testimonianza ha affascinato soprattutto i molti giovani presenti, suscitando emozioni profonde.
Alle ore 11.00 circa la tavola rotonda guidata dal Prof. Ferrari ha visto un’esposizione accurata e capillare della situazione veronese e nazionale dei Beni confiscati, attraverso gli interventi di Giuseppe Giuffrida, responsabile di DDA della Procura della Repubblica di Brescia, di Roberto Fasoli di Avviso Pubblico, dei responsabili di Base Scout di Erbè e di Ciclo Officina di Isola della Scala.
Dopo il significativo intervento del Prefetto di Verona Donato Cafagna ed una descrizione accurata dei vari prodotti di Libera Terra da parte di Nora Bosco, i giovani dell’Istituto Berti, guidati dal Prof. Bartolucci, sono stati protagonisti preziosi nella gestione di un pranzo curato in ogni sua fase e
molto apprezzato dai quasi duecento presenti.
Un grazie quindi agli organizzatori, ai relatori, ai dirigenti, ai docenti, ai genitori e agli studenti della Rete, al gestore del Circolo Primo Maggio e a tutti coloro che hanno deciso di condividere una domenica autunnale all’insegna del “noi”.
Luisa Impastato
Presidente della “Casa memoria Felicia e Peppino Impastato”