Progetto “Scuola per Genitori 2019-2020”
Veronica, Niccolò e Camilla
”I giovani e il mondo del lavoro oggi: esperienze concrete di ragazzi veronesi”
14 novembre 2019 – Centro civico “N.Tommasoli”
Relatori: Veronica,. Niccolò e Camilla
Questa sera il pubblico di Prospettiva Famiglia ha incontrato il mondo del lavoro ed in particolare tre giovani che rappresentano dei casi di successo nel tragitto che porta dal termine della scuola all’ingresso nel mondo del lavoro. Discreta l’affluenza di pubblico, davanti ad un tema che riguarda ragazzi, troppo grandi per essere ancora “accuditi” dai genitori e troppo giovani per districarsi da soli in un mercato – quello del lavoro – dominato da regolamentazioni non sempre facili e da dinamiche altrettanto complesse. Si è voluto, su idea dei nostri Alberto Tosi e Andrea Salandra, che fossero proprio i protagonisti a raccontare sé stessi, che fosse dalla loro viva voce che il pubblico sentisse come hanno vissuto i loro momenti di difficoltà, quelli in cui tutto sembrava svanire, quelli del pianto e dello scoramento, ma anche quelli della speranza e del successo. Ma soprattutto, che sentissero da loro, i momenti in cui hanno tirato fuori dalla loro faretra, la freccia della determinazione. DETERMINAZIONE, una parola che ha rappresentato per tutti e tre, l’elemento vincente, il surplus che ha permesso di superare l’asticella e di entrare a far parte della classe lavoratrice. Camilla ha raccontato di come – prima per motivi di studio e poi per lavoro – abbia lasciato la sua bella terra di Sardegna; con un padre medico e degli studi superiori al liceo linguistico, fu indotta a cimentarsi in ambito economico e così affrontò quella che le sembrava una fra le università più titolate, ossia quella di Padova; dal sole della Sardegna alla nebbia e al freddo di Padova, non è stato un passaggio semplice, ma dapprima superò gli esami di ingresso e successivamente, quando ancora non aveva terminato il cursus scolastico, fu contattata da uno nota multinazionale che opera nel settore della consulenza, e dopo tre colloqui successivi in un caldissimo giorno di inizio agosto del 2017, fu assunta nel ruolo di analista di bilancio. A navigare fra ratio e voci di Stato Patrimoniale e di Conto economico, si è subito trovata a suo agio, ma non si vuole “sedere” ed è sempre attenta a ciò che succede nel suo settore per capire se è possibile fare un altro salto, laterale (passando dai bilanci al marketing) o verticale (ascendendo nella scala gerarchica). I suggerimenti della nonna, quando rientrava in Sardegna, e le indicazioni del padre le hanno permesso di seguire la rotta senza perdere di vista il porto di arrivo.
Poi Niccolò, che dopo aver frequentato le Sanmicheli, si è iscritto a Scienze infermieristiche per conseguire la triennale; ma aveva già capito che era più portato per il sociale che per la medicina ed ha quindi conseguito la laurea in Pedagogia del disagio sociale; qualche mese alla cassa di un grande supermercato gli ha fatto capire che non poteva essere quella la sua strada; poi, finalmente, è arrivata l’occasione che aspettava dalla Pia Opera Ciccarelli, dove si trova estremamente bene perché “le giornate volano e sente dentro di sé un piacere ed una soddisfazione che gli fanno dimenticare la difficoltà delle ore passate al lavoro”. Infine Veronica, una ragazza che per frequentare l’università – prima Padova e poi Bologna – aveva un po’ snobbato Verona ed ora è tornata a frequentarla ed apprezzarla. Una ragazza, anch’essa – come Niccolò – impegnata nel settore socio-sanitario, che ricorda con grande nostalgia gli anni dell’università, dove ha consolidato la sua personalità e la sua preparazione e dove ha avuto l’occasione di fare esperienze estremamente forti sul piano emotivo e professionale. Ha vissuto infatti per un anno in realtà “forti” come il Brasile, prima nel Nord Est e poi al Sud, aiutando i ragazzi che uscivano dal carcere a ritrovare la strada per rientrare nella società e ricollocarsi. Al termine della scuola, un massiccio “broadcast” di mail finché un ente pubblico di Vicenza l’ha richiesta; un’esperienza di pochi mesi l’aveva però convinta che – nonostante i vantaggi lavorativi (stipendio e sicurezza) – cercava qualcosa che le desse maggiori soddisfazioni nel lavoro anche se accompagnate da minori prospettive economiche. Ed eccola passare a Santa Giuliana a prestare la sua opera nel settore dell’educazione sociale, il campo che più le piace.
Da tutti e tre è arrivato il messaggio di non accontentarsi, il messaggio di ricercare il meglio specialmente sotto il profilo della realizzazione delle proprie competenze. Dal pubblico è arrivata l’importante considerazione che – oltre ad averci messo grande grinta e grande impegno – tutti i ragazzi di stasera hanno dato la sensazione di provenire da famiglie sane, con principi saldi e chiari, un humus che aveva molte probabilità di dare frutto e così è stato.
Anche loro, come la maggior parte degli studenti, hanno vissuto i loro momenti di sconforto, quelli del pianto, quelli in cui tutto sembra perduto: ma, come sempre, i momenti di difficoltà e di crisi, sono spesso quelli che cementificano e rafforzano, creano quella corazza e quella voglia di rivincita che ci permette di gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Un grazie sincero a questi ragazzi, che ci hanno portato la loro esperienza ed il loro vissuto ed un grazie ad Alberto Tosi che ha ricercato con pazienza questi “esempi da imitare”. La loro determinazione è stata il motivo conduittore della serata e quindi chiudo con un celebre passo del discorso di auguri che Steve Jobs tenne il 12 giugno del 2005 ai laureandi dell’Università di Stanford in California:
“STAY HUNGRY, STAY FOOLISH” (“siate affamati, siate folli”).
A presto.
Per PROSPETTIVA FAMIGLIA
dott. Paolo STEFANO
Ascolta qui la registrazione della serata.